Apple pronta a sfidare l’India: no all’app governativa preinstallata sugli iPhone

Il governo indiano vuole obbligare i produttori a preinstallare l’app Sanchar Saathi su tutti gli smartphone, iPhone compresi. Cosa farà Apple?

Apple India

In India è appena iniziato un braccio di ferro che può diventare un precedente per tutto il mondo tech: Apple non avrebbe alcuna intenzione di preinstallare un’app governativa sugli iPhone venduti nel Paese, nonostante una nuova direttiva ufficiale vada esattamente in quella direzione.

Al centro della storia c’è Sanchar Saathi, un’app di sicurezza gestita dallo Stato indiano. Sul piano teorico serve a proteggere gli utenti. Sul piano pratico, apre un fronte enorme sul tema privacy, tracciamento e controllo del software installato sugli smartphone.

Il Department of Telecommunications indiano ha ordinato a tutti i produttori di smartphone che operano nel Paese di preinstallare Sanchar Saathi su ogni dispositivo venduto in India e renderla non rimovibile, quindi impossibile da cancellare dall’utente

Sanchar Saathi è presentata come uno strumento per bloccare telefoni rubati, segnalare chiamate fraudolente e verificare l’autenticità di telefoni di seconda mano.

Fin qui, sulla carta, tutto sembrerebbe orientato alla sicurezza dell’utente. Il problema è che, secondo quanto riportato, l’app include funzioni di tracciamento molto avanzate, gestite direttamente dal governo. Questo, in uno scenario con centinaia di milioni di utenti, significa potenzialmente accesso massivo ai dati, possibilità di monitorare dispositivi e attività, oltre ad un’infrastruttura perfetta per sorveglianza su larga scala, anche se non dichiarata come tale.

Ed è esattamente questo il punto su cui Apple si starebbe irrigidendo. Secondo fonti industriali citate dalla stampa locale, Apple avrebbe già fatto sapere alle autorità indiane che non ha intenzione di adeguarsi alla direttiva così com’è formulata.

La linea di Cupertino sarebbe netta, visto che Apple non accetta imposizioni di app governative preinstallate e non rimuovibili e non applica questo tipo di richieste in nessun Paese al mondo. Di fatto, queste soluzioni sarebbero incompatibili con il modello di sicurezza e privacy di iOS.

Sotto pressione per le critiche interne, il ministro delle telecomunicazioni indiano, Jyotiraditya M. Scindia, ha cercato di smorzare i toni dichiarando che l’app sarebbe “completamente opzionale”, che gli utenti potrebbero sceglierne l’attivazione e, soprattutto, che potrebbero “cancellarla facilmente dal telefono in qualsiasi momento”

Scindia ha anche respinto le accuse di voler usare Sanchar Saathi per sorvegliare i cittadini, sottolineando che nell’app non ci sarebbero funzioni per “spiare” o monitorare le chiamate.

Il problema è che questa posizione arriva dopo una direttiva che parla di app preinstallata e non rimovibile, e in un contesto politico dove l’opposizione accusa da tempo il governo di voler allargare i margini di controllo digitale.

In qualità di Affiliato Amazon, iPhoneItalia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
Offerte Amazon di oggi
News