Secondo i report che arrivano dall’Asia, le vendite degli iPhone Air sarebbero così deludenti da aver convinto non solo Apple a ridimensionare il progetto, ma anche i principali produttori cinesi a congelare o cancellare i loro piani per smartphone ultra-sottili.
Da quando iPhone Air è arrivato sul mercato a settembre, le indiscrezioni parlano di tagli agli ordini, riduzione delle spedizioni nella supply chain e una domanda decisamente sotto le aspettative
Il segnale più concreto arriva dai fornitori. Foxconn avrebbe addirittura smantellato tutte le linee produttive dedicate a iPhone Air, mentre Luxshare avrebbe interrotto la produzione già a fine ottobre. Non si tratta di una semplice “ottimizzazione”, ma di un vero ridimensionamento di un modello che, evidentemente, non sta trovando il suo pubblico.
Per Apple, che puntava moltissimo sull’effetto “nuovo look”, è un campanello d’allarme non da poco. E, come detto prima, il flop commerciale di iPhone Air non sta avendo impatto solo a Cupertino. Secondo i report asiatici, produttori come Xiaomi, Oppo e Vivo avrebbero deciso di cancellare del tutto i progetti più estremi in stile “Air” o comunque di rivedere profondamente le specifiche e le priorità di questi modelli
Xiaomi avrebbe lavorato a un “vero modello Air” per sfidare direttamente Apple sul terreno del design super-sottile, mentre Vivo puntava a portare l’estetica ultraslim nella serie S di fascia media. Entrambi i progetti, per ora, sarebbero stati messi in pausa o drasticamente ridimensionati.
Persino sul fronte Samsung la storia non sarebbe molto diversa: il Galaxy S25 Edge, proposto come equivalente ultra-sottile per il mondo Android, non avrebbe ottenuto i risultati sperati. Di conseguenza, il Galaxy S26 Edge sarebbe stato cancellato, con lo stop anche alla produzione del modello attuale a causa di vendite sotto tono.
In altre parole, il mercato sembra aver mandato un messaggio piuttosto chiaro: la corsa al millimetro in meno non basta più a convincere gli utenti, soprattutto se i prezzi sono medio-alti.
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