Nessun fornitore ha violato i diritti umani, parola di Apple

Le accuse di violazione dei diritti umani da parte del fornitore Nanchang O-Film Tech non avrebbero nessun fondamento, almeno secondo Apple.

Apple fa sapere di aver avviato un’indagine interna dopo le accuse mosse al fornitore Nanchang O-Film Tech di aver violato i diritti umani contro le minoranze dei musulmani uiguri in Cina. A quanto pare, non sono emerse particolari problematiche.

tim cook

In una dichiarazione rilasciata al New York Times, Apple fa sapere di aver avviato immediatamente un’indagine dettagliata per scoprire se il fornitore Nanchang O-Film Tech abbia davvero violato i diritti umani.

Le accuse riguardavano le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento alle azioni contro le minoranze musulmane provenienti dalla regione autonoma cinese dello Xinjiang, Secondo l’accusa, le 11 società cinesi  incriminate “hanno supportato e sostenuto la detenzione arbitraria di massa, il lavoro forzato, la raccolta senza consenso di dati biometrici e analisi genetica degli uiguri e di altri gruppi minoritari“.

Apple aveva già inviato i suoi uomini presso le strutture della O-Film  nel mese di marzo, per poi condurre un audit a sorpresa nel mese di giugno e luglio:

Da anni lavoriamo per garantire che tutti, nella nostra catena di approvvigionamento, siano trattati con dignità e rispetto. Abbiamo condotto delle indagini e non abbiamo trovato prove di alcun lavoro forzato sulle linee di produzione dei nostri fornitori. Come sempre, continueremo a monitorare con attenzione tutti i nostri partner.

Per Apple, quindi, non ci sarebbero evidenze di alcun comportamento scorretto da parte dei suoi fornitori.

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