Greyhound, l’arte del comando – RECENSIONE

Su Apple TV+ è finalmente arrivato Greyhound, un inno alla strategia in battaglia di grande impatto e spettacolarità. Scopriamolo insieme nella nostra recensione.

L’attesa è finita. Su Apple TV+ è finalmente disponibile il nuovo attesissimo Greyhound, film diretto da Aaron Schneider con protagonista Tom Hanks. A causa dell’emergenza Covid-19 il film ha saltato il passaggio cinematografico per approdare direttamente sul servizio di Apple, dopo un esborso di ben 70 milioni da parte dell’azienda di Cupertino.

Greyhound Apple TV+

Grande spettacolo, azione e adrenalina sono sicuramente i connotati più evidenti di questo war movie di buona fattura. Greyhound punta tutte le sue carte su un ritmo fossennato che coinvolge lo spettatore, catapultandolo subito dai primi minuti in una drammatica epopea ad alta tensione dove solo una precisa strategia militare sarà l’arma vincente di una missione ad alto rischio. Greyhound, ispirato al romanzo “The Good Shepherd” di C.S. Forester e tratto da una storia vera, è ambientato nella seconda guerra mondiale nel periodo immediatamente successivo all’entrate in guerra degli Stati Uniti.

Greyhound Guerra

La strategia è tutto

Ernest Krause (Tom Hanks) è al suo primo comando e avrà l’arduo compito di scortare un convoglio di 37 navi americane cariche di rifornimenti in una pericolosa traversata dell’Oceano Atlantico. In testa al convoglio, la Greyhound dovrà fare i conti con i temibili sottomarini U-boot dell’esercito tedesco che li separano dal raggiungimento della zona di copertura aerea alleata, distante 50 ore di navigazione. Dalla plancia della Greyhound, il comandante Krause dovrà mettere in campo tutta la propria abilità al comando per riuscire a sopraffare i temibili nemici tedeschi, decisi a fare a pezzi l’intero convoglio.

Greyhound_radar

La sceneggiatura del film, scritta dallo stesso Tom Hanks, lascia decisamente poco spazio ai convenevoli. Il plot entra da subito nel vivo dell’azione e rende i circa 90 minuti di durata una progressiva escalation di tensione tangibile non solo per i serrati combattimenti ma anche per la convincente interpretazione degli attori impiegati nella pellicola, dai singoli membri dell’equipaggio al grande condottiero. Tom Hanks offre un ritorno sulla scena in grande spolvero, risoluto e deciso nei momenti più concitati della battaglia ma capace di allentare i momenti di tensione mettendo in luce, con la sua consueta maestria interpretativa, anche i mostri interiori del protagonista; Krauser si dimostra insomma un personaggio poliedrico, umano e sentimentale, capace di reggere solidamente il peso di una narrazione da lui stesso condotta passo dopo passo come un grande direttore d’orchestra, che per buona parte del film affida alla “sinfonia” delle armi una trama che vede nella linearità il suo unico tallone d’achille, non offrendo particolari colpi di scena in grado di stravolgere l’incipit narrativo.

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Botta e risposta ad alta tensione

Al gran frastuono di cannoni e mitragliatrici si aggiungono i dialoghi serrati, focalizzati su quella componente strategica su cui il film posa le sue fondamenta e che contribuiscono in modo convincente a creare quell’atmosfera di grande tensione tipica della guerra, senza cedere alla tentazione di un approccio cruento tipico di molte altre produzioni del genere. Peccato purtroppo per la momentanea assenza del doppiaggio in lingua italiana, in arrivo a breve ma che ci porta a suggerire ai meno anglofoni di attendere l’arrivo del doppiaggio prima di procedere alla visione. Il grande ritmo con cui si susseguono i dialoghi dei protagonisti rischia infatti di penalizzare la visione del film nel momento in cui dovete ricorrere costantemente ai sottotitoli, che rischiano di distogliere troppo l’attenzione dalla spettacolarità di questa pellicola.

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Uno spettacolo visivo e sonoro

Sotto il profilo della regia Aaron Schneider porta a casa senza troppa fatica un lavoro solido, benchè privo di spunti particolarmente esaltanti. La sceneggiatura concitata svolge un lavoro molto efficace nel semplificare l’opera registica di questa pellicola che ritrova in una buona computer grafica un secondo lodevole contributo per la messa su schermo. L’anima di questo film risiede però anche in un comparto sonoro poderoso, frastornante, incessante che riporta alla nostra mente le parole di Tom Hanks circa il mancato passaggio al cinema di questo film.

tom hanks

Greyhound è sicuramente un film in grado di offrire 90 minuti di spettacolo anche tra le mura di casa ma è fuor di dubbio che senza un impianto audio di buon livello si rischia di svilire l’effetto scenico di questa pellicola, facendo sentire la mancanza di una sala cinematografica attrezzata che avrebbe probabilmente reso più giustizia a quest’opera solida e nel complesso soddisfacente.
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7,5

Greyhound è un inno alla strategia di guerra che ritrova in Tom Hanks un condottiero valoroso in grado di dare grande enfasi ad un film spettacolare sotto il profilo visivo e sonoro. La pellicola travolge lo spettatore senza tuttavia sconvolgerlo sotto il profilo del plot narrativo, lineare ma nel complesso ricco di azione e coinvolgimento. Il mancato passaggio al cinema rischia tuttavia di svilire in parte la visione, che fa della poderosa componente sonora uno dei suoi aspetti senza dubbio maggiormente

  • Greyhound
    7,5
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