Che Apple tenga ai suoi prodotti è ormai noto a tutti. Basta ricordare tutti i brevetti che registra la casa di Cupertino, di cui avete potuto leggere ampiamente su iPhoneitalia. Addirittura Jobs ha tentato di evitare che dipendenti Apple potessero essere assunti anche da altre grosse aziende, portando magari con loro, tutta l’esperienza accumulata con la Mela. Ma l’accordo di “assunzioni incrociate” è stata prontamente rifiutata da Palm.

“La tua proposta di un accordo per fare in modo che nessuna delle due società assumerà i dipendenti dell’altra indipendentemente dai desideri individuali, non è solo sbagliata ma probabilmente anche illegale” (Macitynet)
Questa la frase che venne pronunciata da Ed Colligan quando, nel 2007, due mesi dopo l’uscita del primo iPhone, rifiutò la proposta di Jobs per evitare le assunzioni incrociate. Tutto questo è riportato da Bloomberg che sostiene di avere alcuni frammenti delle scambio di opinioni tra i due CEO, anche se molte cose sono ancora poco chiare.
Come già detto, tutto iniziò circa dopo due mesi dal lancio dell’iPhone 2G e il successivo passaggio a Palm di Jon Rubinstein (responsabile divisione iPod presso Apple), con cui Steve Jobs ha lavorato per 15 anni. Palm riuscì a rilanciarsi sul mercato proprio grazie a Rubinstein che contribuì alla creazione del nuovo sistema operativo webOS.
Purtroppo la questione resta ancora poco chiara, tanto che il Dipartimento di Giustizia stantunitense sta indagando per capire come sono andate realmente le cose e se ci sono accordi tra le due parti, o meno.
Maggiori dettagli sulla vicenda li potete trovare leggendo l’articolo originale di Macitynet.