UPDATE: il problema era dovuto all’aggiornamento errato di un file utilizzato dal sistema di gestione dei bot di Cloudfare.
C’è una regola non scritta nell’IT secondo cui se si riscontra un problema con sintomi strani, si tratterà di un problema di autorizzazioni, e questo era il caso.
Il problema è stato innescato da una modifica alle autorizzazioni di uno dei nostri sistemi di database, che ha causato l’output di più voci in un “file di funzionalità” utilizzato dal nostro sistema di gestione dei bot. Quel file di funzionalità, a sua volta, ha raddoppiato le sue dimensioni. Il file di funzionalità, più grande del previsto, è stato quindi propagato a tutte le macchine che compongono la nostra rete. Il software in esecuzione su queste macchine per instradare il traffico attraverso la nostra rete legge questo file di funzionalità per mantenere aggiornato il nostro sistema di gestione dei bot con minacce in continua evoluzione. Il software aveva un limite alla dimensione del file di funzionalità, inferiore al doppio della sua dimensione originale. Questo causava il malfunzionamento del software.
Un pezzo importante di internet si è letteralmente “spento” all’improvviso.
Da questa mattina una vasta gamma di siti e app, tra cui il nostro iPhoneItalia, X e ChatGPT, stanno avendo problemi seri di accesso a causa di un malfunzionamento dell’infrastruttura Cloudflare, uno dei provider CDN e di sicurezza più usati al mondo.
Secondo quanto comunicato dall’azienda, si tratta di un problema interno che sta provocando “errori 500” su più porzioni della rete Cloudflare, con impatto su “molteplici clienti” in diverse aree del mondo.
Cloudflare ha spiegato di aver rilevato un “picco di traffico insolito” verso uno dei suoi servizi, che ha innescato una cascata di errori e reso inaccessibili una serie di siti che sfruttano la sua infrastruttura per CDN, protezione DDoS e gestione del traffico.
I primi problemi sono stati registrati nel corso della mattinata, con un picco di segnalazioni su servizi come X e ChatGPT, ma anche altre piattaforme di streaming, gaming, produttività e alcuni portali di news.
Cloudflare afferma di aver già distribuito una prima correzione e i servizi stanno lentamente tornando disponibili, anche se alcune aree continuano a sperimentare errori e lentezza mentre l’azienda completa le operazioni di ripristino.