
Il responso di DXOMARK è chiaro: iPhone 17 e iPhone Air ottengono lo stesso punteggio complessivo nei test sul display, piazzandosi entrambi al 25° posto del ranking globale.
Nonostante i due modelli nascano con ambizioni diverse, la resa dello schermo converge su una qualità allineata, con differenze che contano più sulla carta che nella vita reale.
I due modelli condividono identici sottopunteggi, segno che Apple ha livellato l’esperienza visiva su gran parte della gamma:
- Leggibilità: 154/164
- Colori: 155/167
- Video: 140/167
- Touch: 163/164
Il dato operativo è che leggibilità, fedeltà cromatica, risposta al tocco e trattamento dei contenuti video si muovono sugli stessi standard, con piccole sfumature d’uso a separare i profili.
Per quanto riguarda iPhone Air, DXOMARK parla di esperienza bilanciata e di qualità. La gestione dei riflessi è sopra la media del mercato, pur restando dietro Galaxy S25 Ultra. Bene i colori con e senza True Tone. Il tallone d’Achille emerge nelle scene video in ambienti bui: con l’auto-luminosità attiva l’immagine può risultare troppo dim. In questi casi conviene intervenire manualmente sulla luminosità.
Sul fronte reattività, l’Air risponde in 69 ms: 3 ms più veloce di Galaxy S25 Edge e 21 ms più rapido di Pixel 10 Pro XL. Prestazioni solide anche su frame drop in SDR/HDR, mentre in misure tecniche specifiche (come il peak luminance in SDR a 0 lux) l’Air non guida la categoria. Nel ranking, Air è 25° globale e 20° ultra-premium.
Per l’iPhone 17, DXOMARK cita un boost marcato nella leggibilità rispetto al predecessore e touch ulteriormente affinato. La riflettanza resta migliore della maggioranza dei rivali, pur non raggiungendo S25 Ultra, e la perdita di luminanza a variazione d’angolo è sostanzialmente allineata al top Samsung. Bene anche riflettanza media e response time medio, con risultati che nelle prove aggregate eclissano i concorrenti diretti di Samsung e Google. Il punteggio replica esattamente quello dell’Air, con una differenza di posizionamento: 25° globale e 5° nella fascia premium.
Nella vita reale: in sala, luci soffuse e auto-luminosità attiva, l’iPhone Air può sottostimare la luminanza in alcuni flussi video: niente di drammatico, ma vale la pena ricordare che il controllo manuale resta l’arma più semplice per ristabilire il comfort visivo. iPhone 17 si comporta in modo molto simile e, all’aperto, beneficia di una gestione riflessi efficace che mantiene il contenuto leggibile anche sotto il sole diretto. Per entrambi, la risposta al tocco è al livello che ci si aspetta da un iPhone moderno: rapida, uniforme, senza incertezze.
Quando le metriche DXOMARK coincidono così nettamente, la traduzione pratica è che passare da iPhone 17 a iPhone Air (o viceversa) non sposta l’ago sulla resa del display. Il fattore di scelta resta altrove: peso, spessore, batteria, fotocamera e, ovviamente, prezzo.
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