
I primi test strumentali sulla ricarica dell’iPhone 17 Pro Max confermano ciò che Apple aveva lasciato intendere tra le righe: la potenza massima via USB-C sale fino a circa 36 W.
Non parliamo di un balzo epocale, ma di un upgrade concreto rispetto ai massimi di 30 W del 16 Pro Max, sufficiente per ridurre i tempi nelle ricariche “mordi e fuggi”.
ChargerLAB ha misurato il picco a ~36 W utilizzando vari alimentatori Apple di fascia medio-alta, inclusi il 40W Dynamic Power Adapter (60W Max) e i vari 61 W, 67 W, 70 W, 96 W e 140 W USB-C. In pratica, se colleghi il 17 Pro Max a uno di questi, l’iPhone sfrutta automaticamente il profilo migliore e si assesta su quel tetto di potenza. Il 17 Pro “piccolo” dovrebbe raggiungere lo stesso picco.
Apple, dal canto suo, quantifica il vantaggio con un numero semplice da ricordare: 0–50% in 20 minuti su iPhone 17, 17 Pro e 17 Pro Max con caricatore compatibile, contro i 30 minuti dichiarati per la serie 16. È il tipico caso in cui qualche watt in più, unito a curve di ricarica ritarate, fa la differenza nella pausa caffè e non solo.
Quale caricatore usare
Non serve acquistare un mattone da 140 W: l’iPhone non andrà oltre ~36 W. Quello che conta è che l’alimentatore supporti USB Power Delivery con profili 9–15 V in corrente sufficiente. Gli Apple USB-C da 61/67 W sono ottimi, così come l’Apple 40W Dynamic. Anche i GaN compatti di terze parti certificati USB-IF da 45–65 W vanno benissimo, spesso con più porte.
Sul cavo: per 36 W basta un USB-C da 3 A di buona qualità. I cavi da 5 A con e-marker sono pensati per potenze molto superiori (notebook a 100–240 W). Se hai dubbi, il cavo in confezione con iPhone 17 è adeguato alla ricarica rapida dichiarata.
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