Il prossimo iPhone 18 Pro potrebbe compiere un passo storico nel mondo della connettività mobile: l’integrazione del 5G satellitare. Secondo un nuovo report di The Information, Apple e SpaceX starebbero muovendosi verso una possibile collaborazione che consentirebbe all’iPhone di connettersi ai satelliti Starlink, superando definitivamente i limiti della copertura terrestre.
Attualmente, Apple utilizza i satelliti Globalstar per la funzione SOS Emergenze via satellite, introdotta con iPhone 14 e oggi disponibile anche su Apple Watch Ultra 3.
Questa tecnologia consente di inviare messaggi di emergenza e condividere la posizione anche senza segnale cellulare.
Il nuovo rapporto rivela che SpaceX sta progettando i suoi satelliti Starlink con il supporto per lo stesso spettro radio usato da Apple, un dettaglio tecnico che potrebbe facilitare una futura integrazione tra i due sistemi.
The Information aggiunge che Apple sta pianificando di introdurre il supporto ai network 5G non terrestri già con iPhone 18 Pro, atteso per il 2026. In pratica, questo significherebbe la possibilità di navigare, chiamare e inviare dati direttamente via satellite, senza la necessità di antenne o infrastrutture terrestri.
Una svolta che renderebbe l’iPhone il primo smartphone mainstream capace di connettersi a internet ovunque nel mondo, anche in mare aperto o in zone remote.
Secondo The Information, James Monroe, presidente di Globalstar, avrebbe manifestato l’intenzione di vendere la società per 10 miliardi di dollari. Un’operazione di questo tipo potrebbe rappresentare una mossa strategica per Apple, che mira a una maggiore indipendenza tecnologica o a una collaborazione più diretta con SpaceX per la gestione dei servizi satellitari.
Intanto, SpaceX ha recentemente acquisito 17 miliardi di dollari di spettro da EchoStar, ampliando le proprie frequenze per il servizio “direct-to-cell”: connessioni dirette tra smartphone e satelliti senza hardware aggiuntivo.
Attualmente, l’azienda di Elon Musk offre Starlink per case e veicoli, e un servizio sperimentale chiamato T-Satellite, in partnership con T-Mobile.
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