Apple rilascia la beta 1 di iOS 26.1, iPadOS 26.1 e macOS 26.1: arriva la lingua italiana per le traduzioni live su AirPods!

Apple rilascia le prime beta di iOS 26.1, iPadOS 26.1 e macOS 26.1: nuove lingue per Apple Intelligence e Live Translation, ma non solo.

ios 26.1

Apple ha pubblicato le prime beta di iOS 26.1, iPadOS 26.1, macOS Tahoe 26.1 (oltre a watchOS, tvOS e visionOS), primo giro di aggiornamenti dopo i grandi rilasci della scorsa settimana.

Le build sono disponibili ai soli sviluppatori e si scaricano da Impostazioni > Generali > Aggiornamento Software, come di consueto. Al netto dei “fix” invisibili, in questa beta ci sono tre novità che meritano attenzione: l’espansione linguistica di Apple Intelligence e Live Translation sugli AirPods (ora anche in italiano), il nuovo modello di patch di sicurezza silenziose, e i primi riferimenti di sistema a MCP, lo standard che può aprire la porta all’AI agentica dentro le app.

Live Translation parla italiano

Con iOS 26.1 beta 1, AirPods Live Translation aggiunge il supporto a cinese mandarino semplificato e tradizionale, italiano, giapponese e coreano, che si sommano a inglese (US e UK), francese, tedesco, portoghese brasiliano e spagnolo. È un’estensione che rende più utile la traduzione viva-voce nelle conversazioni reali e, soprattutto, la avvicina a chi finora la osservava da lontano.

In parallelo, Apple Intelligence abbraccia otto nuove lingue per interfaccia e funzionalità: cinese tradizionale, danese, olandese, norvegese, portoghese europeo, svedese, turco e vietnamita. Non compaiono al momento funzioni inedite, ma l’allargamento è strategico.

Dalle Rapid Security Responses alle “Background Security Improvements”

Dentro il codice della beta fa capolino un cambio di filosofia sulle patch d’emergenza. Le vecchie Rapid Security Responses diventano Background Security Improvements: stesso obiettivo, ma installazione silenziosa, senza passare ogni volta dal pulsante “Aggiorna”.

È previsto che l’utente possa disattivare l’opzione, e resta la possibilità di rollback in caso di problemi, una lezione appresa dopo il ritiro lampo della prima RSR nel 2023. Non è ancora visibile per tutti né attiva a regime, ma è il segnale che Apple vuole ridurre la latenza tra scoperta di una falla e distribuzione della correzione, anche su macOS.

In pratica, meno finestre di dialogo e più sicurezza “di sfondo”. Potrebbe richiedere un riavvio quando necessario, ma l’idea è evitare che una patch urgente rimanga in sospeso giorni perché ci si è dimenticati di toccare “Installa”.

MCP e App Intents

Nelle beta compaiono riferimenti al supporto iniziale per MCP (Model Context Protocol) in App Intents. MCP è uno standard aperto per collegare modelli AI a dati e API del mondo reale. Significa dare a Siri e agli assistenti compatibili con MCP (ChatGPT, Claude e altri) un canale unico e sicuro per interagire con le azioni esposte dalle app tramite App Intents, senza che ogni sviluppatore debba reinventare l’integrazione.

Se l’implementazione che si intuisce dal codice arriverà a maturità, potremo chiedere a un agente di creare una nota, modificare un documento, prenotare un tavolo o lanciare un’automazione in Shortcuts, con l’AI che agisce davvero nelle app, non si limita a suggerire. È ancora work-in-progress, ma è la tessera giusta nel mosaico di Apple Intelligence e della sua vocazione “operativa”.

La public beta potrebbe arrivare a breve, mentre il rilascio stabile di 26.1, seguendo i ritmi classici, potrebbe avvenire a ottobre.

Altre novità

In Apple Music il MiniPlayer si controlla anche con uno swipe orizzontale: un colpo a sinistra o a destra e si cambia brano, senza aprire il player completo.

Calendario rende più leggibile la Vista Elenco: ogni evento è ora evidenziato a tutta larghezza con il colore del calendario, e lo scorrere degli impegni risulta più chiaro a colpo d’occhio.

In Foto, i video guadagnano uno scrubber di riproduzione più preciso, che facilita i salti “al millisecondo” quando devi pescare un momento esatto. Telefono, dopo il restyling di iOS 26, porta il Liquid Glass anche sulla tastiera numerica: l’effetto è sottile, ma dà coerenza visiva all’app.

 

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