Amazon consegna iPhone e AirTag con i droni

Amazon Prime Air ora consegna iPhone, AirPods e AirTag con droni nelle aree di College Station e Phoenix.

droni amazon iphone.

Da oggi, Amazon Prime Air include anche iPhone, AirPods e AirTag tra i prodotti consegnabili via drone. Un servizio attivo, per ora, solo in due zone degli Stati Uniti – College Station in Texas e la West Valley dell’area metropolitana di Phoenix, Arizona – ma che rappresenta un punto di svolta nella logistica tech.

Sebbene Amazon sperimenti da oltre un decennio le consegne tramite drone, l’aggiunta dei prodotti Apple al catalogo della consegna aerea è una novità tutt’altro che banale. iPhone, AirPods, AirTag e anche dispositivi Samsung Galaxy e i campanelli Ring di Amazon stessa sono ora tra i 60.000 articoli idonei, a patto che il peso resti sotto le cinque libbre (circa 2,3 kg).

Il processo è lineare: al momento del checkout, l’utente sceglie la consegna via drone e indica un punto di rilascio – cortile, vialetto o qualsiasi zona libera da ostacoli. Il drone MK30 si occupa del resto. Arriva, rileva l’ambiente a circa 4 metri di altezza, e rilascia il pacco solo se non rileva la presenza di persone, animali o veicoli.

Che Amazon possa recapitare dispositivi Apple con i propri droni è una notizia cheracconta anche di un rapporto tra due colossi che evolve, pur rimanendo competitivo. Non è un mistero che Apple preferisca controllare ogni aspetto della customer experience, compresa la logistica, ma questa apertura ad Amazon Prime Air dimostra che efficienza e rapidità possono superare le rigidità tradizionali, almeno in certi casi.

Dal punto di vista dell’utente finale, il messaggio è chiaro: non importa più da dove acquisti, ma quanto velocemente ricevi. E se il drone atterra in meno di un’ora con il tuo nuovo iPhone, le preferenze di acquisto potrebbero cambiare molto presto.

Ad oggi, Prime Air è ancora un’iniziativa limitata, sia per copertura geografica che per volume. Ma la sua importanza non sta nei numeri attuali, quanto nella prospettiva futura. Le normative FAA (l’ente americano per l’aviazione) stanno ancora definendo i margini operativi per i voli commerciali autonomi, ma intanto Amazon continua a costruire casistiche reali, utili a modellare la logistica dei prossimi anni.

E in Italia? Ancora presto per dirlo.

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