
Quando si parla di interfaccia grafica su iPhone, viene spontaneo pensare che tutto sia studiato nei minimi dettagli per risultare semplice, elegante e intuitivo. Eppure, persino una funzione basilare come il time picker dell’allarme nasconde un comportamento inaspettato che ha incuriosito utenti e sviluppatori.
Come riportato da Macworld, né le ore né i minuti scorrono in un loop infinito come tutti avremmo pensato. In realtà, si tratta di elenchi molto lunghi con un inizio e una fine ben precisi.
Facendo un test pratico, quando il selettore orario passa dalle 23:00 alle 00:00, non sta tornando indietro all’inizio, ma prosegue su una nuova riga di valori. Lo stesso accade con i minuti quando da 59 si ritorna a 00.
the time picker on iphones alarm app isn’t actually circular it’s just a really long list pic.twitter.com/mvszyGILbR
— sky (@skydotcs) August 31, 2025
Il dettaglio diventa ancora più interessante osservando i limiti estremi di queste liste: l’elenco delle ore parte da 01 e termina, curiosamente, con il numero 16, quello dei minuti, invece, va da 00 a 39, ma con moltissimi cicli intermedi.
Per capirci: servono circa 30 swipe completi per scorrere da un’estremità all’altra della lista.
Perché Apple ha scelto questa soluzione?
La spiegazione ufficiale non c’è, ma le ipotesi non mancano. Probabilmente si tratta di un modo più efficiente di gestire la programmazione interna del widget, una soluzione che semplifica calcoli e animazioni senza che l’utente se ne accorga.
Eppure, per i più curiosi, questa scelta diventa un piccolo “Easter egg” nascosto nell’esperienza quotidiana di iOS. Un dettaglio che dimostra come, dietro ogni interfaccia semplice e lineare, ci sia spesso una complessità tecnica invisibile.
Il caso del time picker non è l’unico che stuzzica la fantasia degli utenti. Il selettore delle date su iPhone sembra ancora più enigmatico. Alcuni hanno provato a spingersi lontanissimo nel tempo: Macworld racconta di aver raggiunto l’anno 6888, mentre un utente Reddit è arrivato addirittura al 10005, senza però trovare un limite definitivo.
Insomma, il calendario di iOS potrebbe estendersi molto più avanti di quanto ci servirà mai, ma la curiosità resta: esiste davvero una fine?
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