Secondo quanto riportato da Mark Gurman su Bloomberg, Mike Rockwell, ex Vision Pro software chief, e ora nominato a capo dell’intera ingegneria Siri. ha già iniziato una vera e propria rivoluzione interna, rimuovendo (o declassando) i manager storici di Siri e inserendo figure chiave provenienti dal team Vision Pro. Una mossa che segna una discontinuità netta con il passato.
Tra i principali protagonisti di questo restyling manageriale:
- Ranjit Desai, ex braccio destro nello sviluppo del Vision Pro, prenderà in carico l’intera piattaforma e i sistemi sottostanti di Siri.
- Olivier Gutknecht, altro nome forte dal mondo Vision Pro, guiderà il team dedicato all’esperienza utente di Siri.
- Stuart Bowers, già responsabile della parte dati, valutazioni e training, avrà un ruolo sulla comprensione contestuale delle richieste.
- David Winarsky, volto storico del progetto Siri, guiderà un nuovo gruppo focalizzato su voce e linguaggio.
Anche veterani come Nate Begeman e Tom Duffy sono stati reclutati per riorganizzare l’architettura software alla base dell’assistente.
Il segnale è chiaro: Apple punta tutto sull’integrazione tra il mondo del Vision Pro e Siri, probabilmente anche in vista delle future evoluzioni del sistema operativo spaziale e della diffusione dei dispositivi XR.
Questa sinergia interna potrebbe essere la chiave per trasformare Siri da “hot potato” (così viene definita internamente per via della sua scomoda gestione negli anni) a vera AI all’altezza della concorrenza. E non è escluso che dietro questa rivoluzione ci sia anche la benedizione di Craig Federighi, che avrebbe dato carta bianca per l’uso anche di modelli linguistici di terze parti, rompendo una lunga tradizione di chiusura.
È presto per dirlo, ma i segnali sono incoraggianti. Il fatto che Rockwell stia portando con sé i migliori ingegneri del Vision Pro è una dichiarazione d’intenti fortissima. Apple sembra aver finalmente capito che non bastano le frasi preconfezionate per affrontare un mondo dominato da ChatGPT, Claude e Gemini.
La vera sfida sarà ora tradurre questi cambiamenti interni in risultati concreti per gli utenti, magari già a partire da iOS 19 o con le prime versioni di Siri potenziata da Apple Intelligence. Anche se i rumor più attendibili parlano di un’attesa che potrebbe protrarsi fino al 2026.
News