Un numero crescente di brani generati dall’intelligenza artificiale viene caricato giorno dopo giorno su Apple Music e Spotify, e l’etichetta Universal Music Group ha affermato che questo comporta una violazione del copyright.
Secondo Universal Music Group, alcuni di questi brani sono cover generate dall’intelligenza artificiale di brani esistenti. Per tale motivo, l’etichetta discografica tra le più importanti al mondo ha richiesto la rimozione di tali brani e ha chiesto a Apple che a Spotify di impedire ai sistemi di intelligenza artificiale di prelevare melodie e testi dai loro servizi.
UMG concede in licenza circa un terzo del mercato musicale a livello globale, rappresentando grandi artisti come Taylor Swift, Elton John e The Weeknd.
I brani generati dall’intelligenza artificiale vengono creati in modo simile ai sistemi di chat IA come ChatGPT e Bard. I sistemi di chat imparano dall’analisi di enormi volumi di testo e i bot musicali fanno lo stesso sia con le melodie che con i testi della musica esistente. Entrambi i sistemi sono stati oggetto di problemi di copyright. I chatbot potrebbero utilizzare intere frasi e opere di autori umani. Allo stesso modo, i robot musicali potrebbero replicare sia la musica che i testi di artisti umani.
Il Financial Times riporta che UMG ha inviato un’e-mail a una serie di servizi di musica in streaming, tra cui Apple Music e Spotify, chiedendo loro di bloccare lo scraping di testi e melodie.
Siamo venuti a conoscenza del fatto che alcuni sistemi di intelligenza artificiale potrebbero essere stati addestrati su contenuti protetti da copyright senza ottenere i consensi richiesti o pagare un compenso ai titolari dei diritti che possiedono o producono il contenuto.
Non esiteremo a prendere provvedimenti per proteggere i nostri diritti e quelli dei nostri artisti.
Una fonte del Financial Times ha fornito l’esempio di come un robot musicale potrebbe comprendere qualcosa del tipo: “Componi una canzone che abbia il testo come Taylor Swift, ma la voce sia nello stile di Bruno Mars, ma voglio che il tema sia più da Harry Styles”. L’output può essere originale, ma – come il campionamento – prende in prestito musica esistente.
Una società che ha creato un songbot è Google, con il suo modello noto come MusicLM, che definisce il processo di generazione di musica condizionale come un’attività di modellazione gerarchica da sequenza a sequenza e genera musica a 24 kHz.
Apple non ha ancora risposto alle richieste della UMG.