Tim Cook parla ai dipendenti Apple sul caso Epic e non solo

Tim Cook ha parlato ai dipendenti dopo il caso Epic e su alcuni punti sollevati negli ultimi giorni da vari gruppi interni.

Il CEO di Apple Tim Cook ha celebrato con tutti i dipendenti la vittoria nel caso Epic, minimizzando gli unici punti a cui Apple dovrà adeguarsi.

tim cook keynote

Tramite un messaggio video registrato e inviato a tutti i dipendenti Apple, Tim Cook ha detto che non vedeva l’ora di andare avanti rispetto al processo antitrust voluto da Epic Games:

Se fai un backup e ricordi di cosa tratta l’App Store, l’App Store è stato creato per essere un luogo affidabile per gli utenti che desiderano esplorare e scoprire app. Doveva essere una grande opportunità di business per gli sviluppatori. Epic è arrivata e voleva fondamentalmente essere gestita in un modo speciale. Le nostre regole sono che trattiamo tutti allo stesso modo.

Loro ci hanno chiesto ripetutamente di trattarli in modo diverso, abbiamo detto di no e ci hanno citato in giudizio per 10 articoli diversi. La corte ha deciso a favore di Apple per nove di questi, e uno a favore di Epic. Ancora più importante, il giudice ha stabilito che Apple non è un monopolio, cosa che abbiamo sempre saputo. Apple si trova in un mercato estremamente competitivo.

Nella causa presentata da Epic, la software house aveva più volte ribadito che Apple trattava e continua a trattare in modo diverso alcuni sviluppatori come Netflix, che può pagare da sempre una commissione del 15% sugli abbonamenti venduti all’interno dell’app. In ogni caso, il giudice ha ribadito che l’App Store non costituisce un monopolio e questa è stata la vittoria più importante per Apple, malgrado l’obbligo per l’azienda di consentire agli sviluppatori di promuovere eventuali modalità di acquisto alternativo rispetto a quelle offerte da Apple.

Per quanto riguarda il lavoro da casa, Cook ha affermato che Apple è impegnata ad apprendere e modificare i suoi piani in futuro e ha affermato che l’azienda prevede di concedere a tutti tre giorni di riposo in più il prossimo trimestre.

Tim Cook si è anche incontrato con alcuni gruppi di dipendenti Apple per affrontare alcune questioni come quelle dell’equità retributiva. Sembra che Cook abbia rifiutato di rispondere ad alcune domande presentate dai dipendenti, inclusa quella del coordinatore di #AppleToo Janneke Parrish. Parrish voleva chiarezza sui passi concreti che Apple aveva intrapreso per garantire che i divari retributivi fossero risolti e che ci fosse una maggiore rappresentanza delle donne e delle minoranze nella leadership  dell’azienda.

Al termine dell’incontro, Apple ha dichiarato di essere profondamente impegnata a promuovere un ambiente di lavoro positivo e inclusivo: “Prendiamo seriamente tutte le preoccupazioni e indaghiamo a fondo ogni volta che viene sollevato un problema e, per rispetto della privacy delle persone coinvolte, non discutiamo in pubblico di questioni specifiche dei dipendenti”.

La sessione di domande e risposte è stata organizzata dopo le proteste delle ultime settimane. Alcuni dipendenti ex ed attuali hanno infatti creato il movimento #AppleToo per raccogliere e condividere storie relative a molestie sul posto di lavoro, sessismo, razzismo, iniquità e altre gravi accuse.

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