A una settimana dall’inizio del movimento #AppleToo creato da diversi dipendenti per criticare alcune scelte dell’azienda, sono arrivate quasi 500 segnalazioni di persone che si sentono ignorate dal team delle risorse umane.
In una nuova intervista, l’ingegnere Apple e portavoce del movimento, Cher Scarlett, ha condiviso alcuni dettagli in più su questa iniziativa.
Scarlett ritiene che la cultura della segretezza e della lealtà all’interno di Apple sia molto importante, ma condividere le preoccupazioni su molestie, discriminazioni o bullismo è molto diverso dalla fuga di informazioni riservate.
C’è questa cultura all’interno di Apple che è molto gratificante per la segretezza e la lealtà, e quando ho letto alcuni di questi post su di me, ho capito che le persone hanno la sensazione che io stia condividendo dati riservati. Non è così. Io lavoro nel team di sicurezza aziendale e legale, e non avrei mai divulgato informazioni sui prodotti.
Di fatto, dall’inizio della pandemia, la comunicazione tra dipendenti Apple è cambiata e si è spostata su Slack, dando modo a molte più persone di condividere esperienze che prima non venivano divulgate viste le difficoltà di parlare con colleghi di altri team. Non a caso, negli ultimi mesi i dipendenti di Apple hanno condiviso preoccupazioni sul pagamento delle azioni, sul ritorno in ufficio, sulle molestie e persino su un ex dirigente di Facebook assunto dalla società che è stato licenziato per le sue controverse convinzioni sulle donne.
Sento che l’azienda deve ritenersi responsabile di questi aspetti. La gente vuole condividere le proprie preoccupazioni, ma molti non si sentono ascoltati da Apple. Ci sono alcune persone che sono lì da decenni e ora affermano che Apple non è più come prima, perché è più complicato parlare di alcuni argomenti con i dirigenti. Voglio solo trovare un modo per creare una macchina ben oliata che permetta alle persone di sentirsi sicure di condividere alcune informazioni con la stampa o sui social.
Da qualche giorno, gli organizzatori di #AppleToo stanno lavorando con i dipendenti per aiutarli a presentare le proprie critiche e storie a organizzazioni sindacali esterne, come il Dipartimento della California per l’edilizia e l’occupazione equa e la Commissione federale per le pari opportunità.
Letteralmente, centinaia di persone sono venute da me. Non riesco nemmeno più a tenere traccia del numero di persone che hanno condiviso le loro storie. Queste sono le vite delle persone. Sono esseri umani. Cos’altro fai quando centinaia di persone che non conosci vengono da te con tutti questi problemi?
Inoltre, alcuni degli organizzatori del movimento #AppleToo stanno invitando gli attuali e gli ex dipendenti Apple a unirsi a un server Discord social “destinato a contribuire alla creazione di una comunità“.
Non è ancora chiaro cosa accadrà con questo movimento, e se Apple ascolterà o meno le varie problematiche. Una cosa è certa, la cultura di Apple sta cambiando e sempre più dipendenti esprimono la loro opinione sull’ambiente di lavoro. Nel bene e nel male.