Dopo un dibattito che si è prolungato fino alle prime ore del mattino, il Comitato giudiziario della Camera degli Stati Uniti ha presentato tutti i progetti di legge in esame, tranne uno, che si concentrano sul limitare il potere la capacità delle aziende Big Tech di promuovere i propri prodotti e servizi rispetto a quelli concorrenti.

La presentazione formale dei progetti di legge è arrivata nonostante gli sforzi di Google e Apple, con Tim Cook che negli ultimi giorni ha parlato direttamente con alcuni membri del Congresso per cercare di non far presentare le legge.
Al centro del pacchetto normativo c’è l’American Choice and Innovation Online Act, che impedisce alle piattaforme dominanti di promuovere i propri servizi nelle stesse piattaforme in loro possesso. L’Augmenting Compatibility and Competition by Enabling Service Switching Act mira invece a conferire alla FTC nuovi poteri per stabilire gli standard che le grandi aziende dovranno seguire.
Il rappresentante Jim Jordan era tra coloro che si opponevano all’estensione dei poteri della FTC, sostenendo che la legge conferirà poteri senza precedenti e persino la capacità di imporre un’agenza politica alle aziende tech. Secondo quanto emerso in queste ore, preoccupazioni più ampie relative a tutti i progetti di legge sono state discusse sia dai democratici che dai repubblicani, soprattutto per quanto riguarda possibili problemi di equità per il fatto che sono state prese di mira solo le piattaforme tecnologiche più grandi.
Allo stesso tempo, il Wall Street Journal afferma che i legislatori si sono chiesti se Microsoft avesse fatto pressioni per essere esclusa dalla legislazione proposta. Il rappresentante David Cicilline ha negato qualsiasi attività di lobbying da parte di Microsoft.
Ora, il pacchetto legislativo passerà al dibattito e al voto alla Camera, ma non è ancora chiaro quando tutto questo avverrà, anche perché la Casa Bianca ha suggerito che sarà necessario lavorare su alcuni dettagli delle varie norme.
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