Proteste nello stabilimento Wistron, il governo indiano ha trovato “gravi violazioni” dei diritti dei lavoratori

Le proteste dei giorni scorsi nello stabilimento indiano di Wistron hanno spinto il governo locale a indagare sulle condisioni dei lavoratori.

Un’indagine del governo indiano sulla rivolta in uno stabilimento Wistron in cui si assemblano iPhone a Bangalore ha scoperto “gravi violazioni del diritto dei lavoratori“.

Il 12 dicembre, quasi tutti i 2.000 dipendenti di uno stabilimento Wistron in India hanno preso parte a una violenta rivolta contro l’azienda. Sono stati danneggiati mobili, macchinari, vetrate e moltissime auto nel parcheggio antistante gli uffici per danni pari a circa 7 milioni di dollari. I lavoratori affermano di essere stati sottopagati per quattro mesi (alcuni con stipendi da 7 dollari) e che la rivolta è iniziata dopo che un incontro con le risorse umane non è riuscito a risolvere la controversia.

Il primo ministro del Karnataka BS Yediyurappa ha detto ai media indiani che la rivolta nella fabbrica di iPhone nella sua regione “non sarebbe dovuta accadere” e che c’è molta preoccupazione nel governo: “Abbiamo preso provvedimenti. Le compagnie straniere sono importanti. Queste cose non sarebbero dovute accadere. Anche il presidente del Consiglio è molto preoccupato. Abbiamo dato istruzioni che queste cose non saranno tollerate e lasciamo che continuino la produzione“.

Le indagini del governo indiano hanno portato alla scoperta di gravi violazioni dei diritti dei lavoratori nello stabilimento Wistron dove sono avvenute le proteste: pratiche di sfruttamento dei lavoratori, paghe molto basse, orari irregolari e cattive condizioni di lavoro sono alcuni degli elementi scoperti dal governo in questi giorni.

Secondo il rapporto, il dipartimento delle risorse umane dell’azienda taiwanese aveva una scarsa conoscenza delle normative sul lavoro e non disponeva di personale sufficiente per gestire i 10.500 lavoratori della fabbrica, circa 8.500 dei quali erano appaltatori e non dipendenti a tempo pieno. Ci sono state anche accuse di intermediari che sfruttavano i lavoratori a contratto e ne scremavano i salari. Wistron avrebbe approfittato anche della zona in cui sorge la fabbrica, visto che lì il tasso di povertà è molto alto e per alcuni le alternative erano lavorare in questo stabilimento o rimanere in strada.

Apple è stata costretta a interrompere la produzione nello stabilimento Wistron e ha annunciato l’avvio di un’indagine per verificare se l’azienda ha infranto le sue linee guida. Gli analisti affermano che l’impatto a breve dovrebbe essere limitato, ma potrebbero esserci implicazioni a lungo termine. La scoperta ufficiale di gravi violazioni del diritto del lavoro rende più probabile una risposta robusta da parte di Apple, con Wistron che rischia di perdere qualsiasi accordo con l’azienda di Cupertino.

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