Apple potrebbe rimuovere le app “Linux” iSH e a-Shell da App Store

Le due app iSH e a-Shell rischiano la rimozione da App Store, come confermato oggi dagli stessi sviluppatori.

Gli sviluppatori di iSH e a-Shell, app che portano parte dell’ambiente Linux su iPhone, hanno ricevuto diversi avvisi da Apple perché le loro due app violano le linee guida dell’App Store.

iSH Shell

Sia iSH che a-Shell consentono agli utenti di eseguire operazioni da riga di comando su iPhone, emulando molti dei comandi Unix su iOS. Apple minaccia la rimozione delle due app se gli sviluppatori non le adegueranno alle clausole previste dall’App Store.

iSH e a-Shell avrebbero violato la sezione 2.5.2 delle linee guida dell’App Store, che vieta alle app di proporre bundle o di scaricare, installare ed eseguire codice. Poiché le app della shell possono potenzialmente eseguire script, è probabile che l’avviso di Apple sia arrivato per questo motivo. Apple ha anche chiesto di rimuovere l’accesso ai comandi Unix “curl, pip e sam” affinché l’app a-Shell possa rimanere su App Store. Il comando curl gestisce i trasferimenti di dati su una rete, pip viene utilizzato per installare pacchetti Python e wasm si riferisce a WebAssembly, un codice che potrebbe essere eseguito nei browser web.

Gli sviluppatori fanno sapere che probabilmente si è trattato di un errore, perché il team Apple addetto alla revisione avrebbe erroneamente creduto che le due app potessero avere funzionalità di aggiornamento da remoto dei propri pacchetti. Questa funzione avrebbe portato a possibili problemi di sicurezza, ma in realtà non è presente né in iSH né in a-Shell.

Per questi motivi, gli sviluppatori ritengono che le loro due app rispettano le linee guida dell’App Store e hanno già presentato ricorso ad Apple.

Ne sapremo di più nei prossimi giorni, ma per ora le due app sono ancora sullo store.

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