Nvidia conferma l’acquisizione di Arm Holdings per 40 miliardi di dollari

Arm Holdings è ora ufficialmente di Nvidia, dopo che l'offerta di acquisizione è stata accettata da Softbank.

Dopo mesi di trattative, Nvidia ha confermato l’acquisizione da SoftBank dell’unità di produzione chip Arm per 40 miliardi di dollari. L’operazione interessa indirettamente anche Apple, visto che l’azienda sfrutta la licenza delle tecnologie ARM per i processori della serie A su iPhone e iPad, nonché per i prossimi chip Apple Silicon.

arm nvidia

SoftBank, la società giapponese ormai ex proprietaria di Arm Holdings, aveva preso in considerazione questa vendita nel mese di luglio. In quel periodo, Apple e SoftBank avevano avviato una trattativa preliminare per una potenziale acquisizione, ma Apple preferì non concludere l’accordo soprattutto per evitare possibili ripercussioni antitrust, visto che Arm è licenziataria di moltissimi concorrenti della stessa Apple. Inoltre, il modello di business della Arm Holdings che si basa sulla concessione di licenze sarebbe stata inadeguata all’attuale struttura commerciale di Apple.

Dall’altro lato, Nvidia aveva fin da subito mostrato interesse e oggi ha ufficializzato l’accordo di acquisizione di Arm Holdings per 21,5 miliardi di dollari in azioni, 12 miliardi in contanti, oltre al pagamento di 2 miliardi alla firma definitiva dell’accordo e altri 5 miliardi in base alle performance di Arm.

Cosa cambia per Apple? Probabilmente nulla, malgrado in passato i rapporti con Nvidia non siano stati sempre idilliaci, anzi. La stessa Nvidia ha però confermato che Arm “continuerà a utilizzare il suo modello di licenze aperte mantenendo la neutralità globale del cliente che è stata fondamentale per il suo successo“. Il CEO di Nvidia Jensen Huang ha anche sottolineato che la società non ha alcuna intenzione di fare nulla che possa far allontanare clienti come Apple.

Ricordiamo che Apple ha acquistato la licenza d’uso delle tecnologie ARM nel 2006, per poi integrarla nei processori della serie A utilizzati su iPhone e iPad, oltre che su HomePod e Apple TV. Apple ha poi annunciato l’utilizzo di questa tecnologia anche per i futuri Mac, come confermato dall’azienda durante l’ultimo WWDC.

Arm Holdings venne fondata nel novembre 1990 come Advanced RISC Machines Ltd e strutturata come una joint venture tra Acorn Computers, Apple e VLSI Technology. Nel 2016, Arm Holdings venne acquisita da SoftBank per 32 miliardi di dollari, ma la holding finanziaria giapponese ha poi deciso di mettere in vendita questa unità allo scopo di  “raccogliere denaro per riorganizzare i propri business“. Già in passato, la holding aveva indicato la possibilità di restituire Arm ai mercati pubblici, ma ultimamente la situazione si era fatta più urgente, visto che SoftBank doveva raccogliere quanto prima liquidità anche per evitare la scalata della Elliott Management Corp., che stava facendo di tutto per agitare e modificare l’assetto societario.

Tra le altre cose, l’acquisizione del 2016 venne inizialmente salutata con entusiasmo e come un “cambio di paradigma” dal capo di SoftBank Masayoshi Son, ma da qualche mese il tono era cambiato in quanto i guadagni si erano ormai appiattiti. Inizialmente, la Softbank voleva utilizzare la Arm Holdings per sfruttare tutto il potenziale del mercato Internet of Things, ma i risultati non sono stati soddisfacenti.

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