Secondo l’ultimo rapporto sugli utili dell’azienda, i ricavi di Foxconn dal settore degli smartphone sono diminuiti del 15% nel secondo trimestre dell’anno. Questo perchè la maggior parte dei ricavi di questo settore proviene da Apple.
La società aveva precedentemente avvertito che l’impatto della crisi scaturita dalla pandemia di coronavirus sulla domanda di smartphone sarebbe stato “enorme”, ma il calo del 15% è in linea con le previsioni dell’azienda fatte a maggio. Foxconn afferma che il coronavirus avrà un forte impatto anche sulla domanda di smartphone nella seconda metà dell’anno, ma è possibile che il lancio degli iPhone 12 in autunno potrebbe aiutare a risollevare la situazione. Nel terzo trimestre si auspica comunque un calo dei ricavi di circa il 10% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda la divisione informatica la società si aspetta una continua crescita della domanda, visto che nella maggior parte dei paesi del mondo si continua a lavorare in smart working e molte persone sono ancora costrette a rimanere in casa.
La compagnia ha posto anche grande attenzione alla “guerra commerciale” attualmente in corso tra Stati Uniti e Cina. Per evitare di rimanere intrappolata, Foxconn sta lavorando per costruire due catene di approvvigionamento, una per la Cina e una per gli Stati Uniti, indicando gli investimenti della società in Wisconsin, Messico, Brasile e Sud-est asiatico come esempi di diversificazione in tutto il mondo.
La fabbrica mondiale non esiste più. Attualmente circa il 30% dei prodotti dell’azienda sono stati realizzati al di fuori della Cina e questo dato potrebbe aumentare in futuro.
Nonostante però questo calo nel settore smartphone Foxconn ha registrato un utile netto di 778,54 milioni di dollari, in aumento di circa il 34% rispetto all’anno precedente.