Apple sta pressando il governo dell’India per cercare di sbloccare le spedizioni ferme nel porto indiano di Chennai, dopo che il paese ha intensificato i controlli sulle importazioni dalla Cina.
AGGIORNAMENTO: Foxconn ha confermato che la situazione si è sbloccata e che tutte le spedizioni provenienti dalla Cina e indirizzate ai propri stabilimenti sono arrivate a destinazione.
Reuters riferisce che i funzionari doganali del porto dell’India meridionale hanno trattenuto oltre 150 spedizioni di smartphone e componenti elettronici dalla Cina, interrompendo le operazioni negli impianti di proprietà del fornitore Apple, Foxconn.
Mentre diverse aziende come Apple e Dell si stanno battendo per sbloccare queste spedizioni, centinaia di dipendenti dei due stabilimenti Foxconn in India sono praticamente fermi e non lavorano da giorni per mancanza di materia prima. Da ieri, il governo indiano ha iniziato a sbloccare un piccolo numero di spedizioni, ma il grosso è ancora fermo al porto di Chennai.
Questi controlli aggiuntivi sui prodotti importanti dalla Cina fanno seguito agli scontri tra i soldati cinesi e quelli indiani al confine dell’Himalaya, dove almeno 20 soldati indiani sono stati uccisi. Questa azione ha provocato una serie di proteste e boicottaggi.
Funzionari del governo indiano hanno dichiarato che le misure blocco sono comunque temporanee. Inoltre, sembra che proprio oggi il governo abbia confermato una deroga per i prodotti appartenenti a società straniere, non cinesi, come Apple.
Per gli stessi motivi, l’India ha chiesto l‘eliminazione dall’App Store locale di molte app cinesi come TikTok e WeChat.