Apple ha chiesto ad alcuni dipendenti di prepararsi a tornare in ufficio presso l’Apple Park a partire dal 15 giugno, come confermato oggi da Bloomberg.
Apple sta pianificando un ritorno molto limitato e con diverse restrizioni, come confermato da un memo interno condiviso con i dipendenti. Presso l’Apple Park ci sono già alcuni dirigenti e dipendenti, ma dal 15 giugno l’azienda vuole riportare in ufficio ancora più persone per preparare al meglio il lancio dei nuovi prodotti previsti per la seconda metà del 2020. Non va dimenticato che una settimana dopo inizierà anche la WWDC che, sebbene sia soltanto “virtuale”, richiederà molte risorse tra presentazioni, sessioni ed eventuali lanci.
Quella che Apple chiama “Fase 1” inizierà quindi lunedì 15 giugno, con diversi dipendenti che torneranno nei loro uffici non solo presso l’Apple Park, ma anche a Infinite Loop Campus e in altre strutture Apple nella Silicon Valley.
Secondo le fonti di Bloomberg, la maggior parte del personale che sta tornando negli uffici lavora a progetti che dovrebbero essere lanciati nella seconda metà del 2020. Altre persone continueranno a lavorare da casa fino al secondo ordine.
Alcuni dirigenti senior di Apple, così come ingegneri che lavorano su hardware e software, erano già rientrati in ufficio da alcuni giorni, mentre una piccola parte del personale non aveva mai lasciato Apple Park nemmeno nel periodo del lockdown.
Come riportato la scorsa settimana, i lavoratori dovranno seguire severi requisiti per evitare la diffusione di COVID-19. Apple richiede a tutti di indossare mascherine nei vari edifici, inoltre alcune aree rimarranno chiuse per evitare assembramenti. Ci saranno costanti controlli della temperatura corporea e l’azienda chiede anche di rispettare il distanziamento sociale.