Si è conclusa una lunga battaglia legale tra Apple e un negozio di riparazioni norvegese accusato di utilizzare display per iPhone non originali.
La vicenda iniziò quando Apple inviò a Huseby una lettera in cui si chiedeva di non utilizzare più display aftermarket non originali e contraffatti per riparare gli iPhone portati dai clienti. Nello specifico, si trattava di display sostitutivi per iPhone 6 e iPhone 6s.
Nella sentenza di appello, i giudici hanno ribaltato la precedente decisione e hanno dato ragione ad Apple. Ora, Huseby non solo deve distruggere tutti i display contraffatti in suo possesso, ma dovrà anche pagare le spese legali ad Apple per un totale di 26.000 dollari.
Huseby aveva ordinato 63 schermi sostituitivi per iPhone 6 e iPhone 6s, ma questa operazione venne scoperta dagli agenti doganali. Il governo informò subito Apple e l’azienda decise di fare causa per chiedere un risarcimento e la distruzione di questi display “contraffatti”, che avrebbero potuto provocare seri problemi agli iPhone degli ignari utenti.
Secondo la difesa del negozio norvegese, questi schermi erano gli stessi utilizzati da Apple, ma senza il marchio di registrazione. Motivo per cui non ci sarebbe stato alcun rischio per i clienti.
Alcuni attivisti non sono felici di questa decisione, in quanto rischia di provocare una serie di multe a catena per i piccoli negozi di riparazioni. Tra l’altro, proprio in questi mesi l’UE sta pensando di applicare nuove norme sulla libertà di riparazione, che potrebbero favorire proprio i negozi indipendenti.
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