L’UE vuole introdurre il “Diritto alla riparazione” per smartphone e tablet

Anche l'Europa potrebbe avere il suo "diritto alla riparazione" a favore degli utenti, che riguarderà smartphone e tablet.

La Commissione europea segue l’esempio americano e inizia a definire un nuovo piano per il “diritto alla riparazione” dei dispositivi elettronici come smartphone, tablet e laptop.

smartphone

La Commissione europea intende limitare i prodotti monouso, contrastare l’obsolescenza prematura e vietare la distruzione di beni durevoli invenduti, allo scopo di rendere questi dispositivi più sostenibili.

Estendendo la durata della vita dei prodotti, attraverso misure che per incoraggiare la riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio, la spinta dell’UE mira a ridurre l’uso delle materie prime e l’impatto ambientale legati all’acquisto e alla vendita di tali dispositivi. La Commissione desidera inoltre fornire ai consumatori informazioni affidabili sulla riparabilità e sulla durata dei prodotti, per consentire loro di effettuare scelte più ecologiche.

I primi prodotti a rientrare nel nuovo “diritto alla riparazione” saranno quelli tecnologici come smartphone, tablet e laptop. I produttori saranno invitati a creare prodotti più riparabili e duraturi, evitando qualsiasi tipo di obsolescenza programmata anche via software. Inoltre, gli stessi produttori dovrebbero garantire anche a società terze l’accesso ai manuali e ai componenti originali per la riparazione di smartphone e tablet.

Questa novità rientra in un piano più ampio che potrebbe prevedere l’utilizzo di un unico tipo di alimentatore e di connettore per tutti gli smartphone.

Le nuove direttive dovrebbero entrare in vigore nel 2021.

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