iPhone e coronavirus, brusco calo di vendite in Cina

Apple ha registrato un calo di vendite in tutta la Cina nel mese di febbraio, causato dall'epidemia di coronavirus.

Apple ha venduto meno di 500.000 iPhone in Cina nel mese di febbraio, un dato molto negativo legato soprattutto all’epidemia di coronavirus.

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Nel mese di febbraio, Apple ha venduto 494.000 telefoni in Cina, con un calo del 60% rispetto agli 1,27 milioni di iPhone venduti nello stesso periodo di un anno fa. Apple aveva già detto che le stime per il primo trimestre dell’anno non sarebbero state rispettate proprio a causa del coronavirus, ma in pochi si aspettavano un calo così importante nelle vendite in Cina.

Il calo è dovuto soprattutto alla chiusura di molti Apple Store e alle restrizioni imposte dal governo cinese, che ha vietato viaggi e spostamenti per diverse settimane. La situazione in Cina sta pian piano tornando alla normalità, anche a livello di produzione. Inoltre, Apple ha riaperto gran parte degli Apple Store in tutto il paese.

Vedremo a marzo se si registrerà una prima risalita. Intanto, gli analisti sono fiduciosi, in quanto considerano questo come un evento “shock” che non avrà ripercussioni sul lungo periodo. In pratica, una volta terminata l’epidemia di coronavirus, le vendite torneranno a risalire, probabilmente recuperando anche il terreno perduto in queste settimane. Anche se è presto per parlare di un inizio di questo recupero, gli analisti danno come termine massimo per la ripresa tra fine aprile e inizio maggio.

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