Apple TV+, è ora di entrare tra i big player del settore

Cosa manca ad Apple TV+ per iniziare davvero a competere con i grandi come Netflix?

A pochi mesi dal lancio, Apple TV+ è già riuscita a sfornare alcuni contenuti davvero interessanti e a riscuotere un buon successo di pubblico e critica. Tuttavia, ci sono ancora alcune lacune che rendono questo servizio lontano da Netflix.

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Volendo fare un paragone, Apple TV+ sta a Netflix come Apple stava a Microsoft negli anni ’90. C’è tanta qualità, ma è ancora un piccolo player accanto a mostri sacri come Netflix e Disney+, altro servizio nato da poco ma che ha già un catalogo pazzesco. Per essere all’altezza di quanto promesso e di tutto il suo potenziale, Apple TV+ dovrà fare passi da gigante nel corso del 2020.

Uno dei primi problemi da risolvere è l’app dedicata. L’interfaccia è confusionaria, spesso non si capisce quali contenuti sono disponibili su Apple TV+ e quali invece su iTunes store per l’acquisto o il noleggio. Anche alcune funzioni base andrebbero migliorate, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli episodi già iniziati e poi interrotti. Doversi lamentare di un’app, quando Apple produce software di successo da decenni, è davvero strano, ma tant’è.

Un’idea potrebbe essere quella di creare schede separate e di differenziare al meglio Apple TV+ dagli altri contenuti dell’app.  E perché non dare la possibilità di creare più account? La visione di serie TV è molto personale e su Apple TV (e sulle smart TV compatibili con il servizio) sarebbe molto comodo poter gestire più utenti, ognuno con le sue preferenze e le sue serie iniziate o meno.  Certo, c’è già l’opzione famiglia, ma questa richiede l’inserimento dei singoli account che vivono comunque separati. Apple potrebbe invece adottare una soluzione in stile Netflix, magari con alcuni accorgimenti per evitare condivisioni anomale degli account.

Il problema più grande è poi legato ai contenuti. Vero, Apple TV+ è nato da poco, ma al momento le serie disponibili sono davvero poche e basta un mese per completarle tutte. Netflix ha sempre avuto contenuti terzi accanto a serie e film originali. Apple non sembra voler adottare questa strategia, almeno per il momento. L’azienda si sta infatti concentrando sulla qualità, cercando di offrire solo serie e film di altissima qualità, con attori, registi e sceneggiatori di primo piano, malgrado abbia tutto il potenziale economico per acquisire i diritti di qualsiasi contenuto non originale. Al momento, inoltre, manca una serie “killer”. Una Game of Thrones o una House of Cards capace di cambiare le carte in tavola e di portare molti più abbonati. C’è tempo, ma entro la fine del 2020 Apple dovrà darsi una mossa.

Rispetto a Netflix e Disney+, la quantità di contenuti è davvero esigua e questo potrebbe giocare brutti scherzi quando tra qualche mese scadranno i tanti abbonamenti gratuiti da 12 mesi offerti a chi ha acquistato un nuovo prodotto Apple.

Tra l’altro, un recente sondaggio condotto negli Stati Uniti ci dice che la soddisfazione degli abbonati a Disney+ è al 76%, mentre quella degli abbonati Apple TV+ si ferma al 48%. Netflix arriva al 74%, mentre Amazon Prime Video al 66%. Insomma, Apple è all’ultimo posto. E la soddisfazione così bassa non è dovuta solo ai pochi contenuti (Disney ha 7000 programmi TV e oltre 500 film), ma anche ad un’interfaccia considerata troppo lacunosa e macchinosa.

Cosa ne pensate?

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