Ecco cosa accade quando Apple vuole acquisire la tua azienda

Ti sei mai chiesto come si muove Apple quando decide di acquisire una piccola azienda e quali sono le emozioni e gli stati d’animo di chi quell’azienda l’ha creata?

A sei anni di distanza dall’acquisizione della sua azienda da parte di Apple, David Hodge ha rivelato le tensioni, i segreti e le condizioni che Apple ti mette di fronte nella fase di trattative.

Nel 2013, proprio durante la WWDC di giugno, lo sviluppatore David Hodge non potè partecipare all’evento perché si trovava nel bel mezzo della vendita della sua azienda. In quel periodo, Apple stava infatti negoziando l’acquisizione della Embark, una società specializzata nei trasporti pubblici, che avrebbe aiutato non poco a migliorare queste funzioni su Apple Maps.

A sei anni da quei giorni, Hodge ha voluto condividere su Twitter alcuni aspetti che svelano cosa accade quando si è in trattative con un colosso come Apple.

Hodge racconta che una giorno la sua azienda venne invitata a visitare il quartier generale di Apple. In quel periodo, la Embark era una società indipendente che forniva ad Apple le informazioni necessarie per aggiungere funzioni legate al trasporto pubblico in Mappe.

Hodge e i suoi soci erano convinti che quel meeting servisse a discutere delle nuove API sviluppate dalla Embark per Apple Maps, ma in realtà non fu così. Si trattava di un appuntamento dedicato alla possibile acquisizione dell’azienda da parte di Apple.

Come ci si sente a vendere la tua società?” scrive Hodge, “Beh, è un viaggio infernale che potrebbe anche far fallire la tua azienda se l’accordo non va a buon fine“.

Hodge non rivela quanto Apple abbia pagato per acquisire la Hodge, ma fornisce le spese che la sua azienda ha dovuto affrontare durante il processo di trattative.

La sola fase di negoziazione con Apple richiedeva una consulenza legale che sarebbe costata una fortuita e avrebbe risucchiato tutti i risparmi della Embark. Ma non si poteva fare altrimenti.

Quei soldi sarebbero infatti serviti per il futuro dell’azienda, ma bisognava correre il rischio: “Abbiamo speso 195.000 dollari in spese legali, senza sapere se quell’accordo sarebbe andato davvero in porto. E la trattative è durata qualcosa come 16 mesi”.

Tra l’altro, la storia di Apple insegna che non sempre le trattative vanno a buon fine, nemmeno per acquisire aziende piccole e sconosciute. Anzi, proprio in quel periodo Apple aveva acquistato una società simile alla Embark, quindi l’incertezza era ancora più alta: “Proprio mentre ero a colloquio con il team Mergers & Acquisitions di Apple, si diffonde la notizia che Apple aveva comprato il nostro competitor Hot Stop. Il mio telefono iniziò a esplodere di messaggi e chiamate. Che cosa significava tutto questo per il nostro futuro?”

Inoltre, Apple pretendeva il massimo riserbo e Hodge non poteva parlarne nemmeno con la sua famiglia: “Sono stati mesi stressanti, sia mentalmente che fisicamente. Dormivo a fatica“.

Poi, il 13 agosto 2013, l’accorto è stato siglato ma persisteva ancora il segreto aziendale: “Concluso l’accordo, visto che non potevamo parlarne con nessuno, abbiamo organizzato una piccola festa io, il mio gatto e il co-fondatore dell’azienda”.

David Hodge e alcuni suoi colleghi alla Embark si sono uniti ad Apple come parte dell’accordo e molte delle funzioni da loro sviluppate sono state integrate in Mappe.

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