Il CEO di Apple Tim Cook è stato intervistato dalla CBS e il suo intervento integrale verrà trasmesso tra qualche ora. Intanto, CBS Evening News ha pubblicato alcuni frammenti del suo intervento, dedicati alla WWDC 2019 e alla funzione Sign In introdotta da Apple per tutelare al meglio la privacy degli utenti.
Grazie a on Sign In with Apple, gli utenti possono accedere facilmente a siti web e app con il loro ID Apple. In questo modo viene migliorato il “time to engagement” dell’utente. Dato che tutti gli account sono protetti tramite un’autenticazione a due passaggi, Sign In with Apple permette agli sviluppatori di migliorare la sicurezza delle app. Include inoltre una nuova funzione antifrode che offre ai creatori di software la certezza che i nuovi utenti siano persone reali, e non bot o account “farmed”. Grazie a un nuovo servizio di trasmissione email incentrato sulla privacy, gli utenti possono ricevere messaggi importanti dallo sviluppatore dell’app senza dover divulgare il loro indirizzo email personale (che Apple trasformerà in una sequenza casuale di lettere e numeri). Questo renderà impossibile associare un dispositivo ad un indirizzo e-mail. E poiché Apple non traccia le attività degli utenti nelle app e non crea un profilo dell’utilizzo delle app, le informazioni sul business dello sviluppatore e sui suoi utenti restano private.
Per quanto riguarda la privacy, Cook ha detto che questa nuova funzionalità consentirà agli utenti di accedere facilmente a siti web, servizi e app avendo a disposizione tutta la sicurezza offerta da Apple: “Si tratta di una soluzione progettata come alternativa più sicura ai sistemi di log-in di terze parti“.
La giornalista ha quindi chiesto a Tim Cook se questa funzione è stata creata per fare uno sgambetto a Facebook e Google, che da anni offrono un sistema di log-in su piattaforme terze: “Non stiamo colpendo nessuno. Ci concentriamo sull’utente e l’utente vuole la possibilità di accedere ai vari servizi in app e su web senza essere controllato. Stiamo spostando la protezione della privacy ad un livello più alto e penso che questa sia una richiesta molto ragionevole per tutte le persone“.
E Facebook si preoccupa della sicurezza degli utenti? Questa la risposta di Tim Cook: “Penso che tutti stiano cominciando a preoccuparsi di più: le persone stanno diventando più consapevoli di ciò che sta accedendo e chiedono una maggiore protezione. Penso che questa sia una cosa positiva, perché dobbiamo essere sempre più trasparenti. Immagina un ambiente in cui tutti pensano che non esista la privacy. In quel caso, crollerebbe la libertà di espressione, perché penseresti che tutti potrebbero conoscere ciò che stai facendo in qualsiasi momento. Questo non va bene per il nostro paese e non va bene per la democrazia“.
Per quanto riguarda le questioni relative all’influenza di Apple sul mercato, Cook ha ribadito che la sua azienda non può essere considerata monopolistica, ma è aperto a qualsiasi tipo di controllo da parte delle autorità competenti: “Penso e condivido il fatto che dovremmo essere esaminati, non abbiamo nulla da nascondere“.
L’intervista completa sarà condivisa in serata.