Amazon abbandonerà il riconoscimento facciale?

Nel corso della prossima assemblea societaria Amazon fissata per il 22 marzo, un nutrito gruppo di azionisti chiederà al management dell’azienda di interrompere la vendita di servizi legati al machine learning che possano essere lesivi dei diritti umani, fra questi vi è anche il riconoscimento del volto.

facce azionisti privacy

Le tecnologie di Amazon infatti, come quelle adottate da molti altri player nel mercato, sono focalizzate nella capacità di riconoscere automaticamente diversi oggetti, animali e persone. Questi servizi vengono sviluppati dal reparto ricerca e sviluppo di Amazon e vengono messi a disposizione degli sviluppatori tramite la piattaforma AWS. Interessante notare come questi servizi, in base all’ultima trimestrale dell’azienda, rappresentino una delle fonte di reddito principali per il colosso statunitense, con un incremento del 45% rispetto al periodo fiscale precedente.

Tornando all’imminente assemblea, Engadged fa notare come questi approcci non siano particolarmente rilevanti ai fini delle scelte del consiglio di amministrazione –raramente infatti queste richieste vengono accolte– sarà interessante osservare l’impatto che avrà nelle future strategie comunicative dell’azienda di Jeff Bezos.

L’opinione pubblica infatti è sempre più attenta a questi aspetti che, se da un lato hanno indubbi vantaggi (basti pensare alle capacità di prevenzione di crimini) dall’altro presentano rischi di non poco conto (come in quei regimi che sfruttano sistemi di credito sociale per regolare l’accesso ai servizi pubblici).

Apple ha sempre fatto della tutela della privacy dei suoi utenti un proprio cavallo di battaglia. Non solo facendone menzione in ogni keynote, ma anche dedicando un’importante sezione del proprio sito a questo delicato argomento.

Di recente ha ulteriormente sottolineato il proprio impegno tramite una serie di video dedicati:

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