Il 5G al centro del processo ITC tra Apple e Qualcomm

Dopo anni di discussioni e battaglie legali, sembra che si stia avvicinando sempre di più la resa dei conti tra Apple e Qualcomm per quanto riguarda i brevetti sui chip modem. Le due società stanno attualmente discutendo un caso davanti alla ITC degli Stati Uniti, mentre un’altra causa inizierà il prossimo mese. In entrambi i casi, uno degli argomenti più importanti sarà quello del 5G.

Nel processo davanti alla ITC (International Trade Commission degli USA) la cui sentenza è attesa per domani, sia Apple che Qualcomm stanno cercando di convincere la corte sull’importanza del 5G come tecnologia del futuro.

Come riportato da Bloomberg, entrambe le aziende sostengono che le azioni dell’altra stanno danneggiando la leadership degli Stati Uniti nelle tecnologie wireless di quinta generazione. La decisione della ITC sarà molto importante, perché potrebbe portare al blocco delle vendite di alcuni modelli di iPhone negli Stati Uniti.

In precedenza, la ITC ha già considerato Apple colpevole di aver violato uno dei sedici brevetti portati in tribunale da Qualcomm, senza però ordinare il blocco delle vendite degli iPhone. Proprio questa decisione è stata contestata da Qualcomm, che ora chiede di rivedere la sentenza e di attuare il ban negli Stati Uniti degli smartphone Apple incriminati.

In quest’ultimo processo si punta tutto sul 5G per convincere la ITC.

Apple sostiene che la concorrenza è essenziale per l’innovazione nell’area del 5G, ma se Qualcomm vincerà la battaglia legale sarà impossibile per Intel competere ad armi pari. I legali di Apple affermano infatti che Intel incontrerebbe una serie di difficoltà nel portare avanti l’innovazione nell’area del 5G: “Nel caso di blocco delle importazioni degli iPhone negli USA, senza le attuali vendite dei chip 4G ad Apple Intel non avrebbe alcuna strada percorribile per competere nel mercato dei chip 5G. Intel è ora l’unico produttore di chipset modem con sede negli Stati Uniti che può far fronte alle pratiche anticompetitive di Qualcomm e portare quindi innovazione nel campo della tecnologia 5G.”

In caso di ban, infatti, Apple sarebbe costretta a vendere negli USA solo gli iPhone con chip Qualcomm, facendo perdere importanti entrate ad Intel. Entrate che Intel investirebbe proprio nello sviluppare e creare chip 5G a partire dal prossimo anno.

Qualcomm, ovviamente, sostiene che è vero il contrario: “In realtà c’è molta competizione, soprattutto con aziende straniere. Se si permette ad Apple di usare le nostre invenzioni brevettate senza pagare, allora ci sarebbe un danno per noi, per gli USA e per la leadership della nazione nel campo delle tecnologie 5G. Con le sue dichiarazioni, Apple non mira a far entrare anche Intel in questo mercato, visto che lo scopo è solo quello di danneggiare Qualcomm, l’unica azienda USA che può davvero competere con l’affollata concorrenza straniera nel settore delle nuove tecnologie mobile”. 

Infine, Apple sostiene di essere in grado di correggere l’eventuale violazione del brevetto tramite una modifica software e per questo, se i giudici dovessero confermare le accuse (cosa ormai scontata) e applicare il ban, l’azienda chiederà di avere più tempo per implementare questa modifica, così da non rendere necessario il divieto di importazione degli iPhone negli USA.

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