Anche Kaspersky Lab denuncia Apple per il monopolio su App Store

La società di sicurezza informatica Kaspersky Lab ha annunciato di aver denunciato Apple all’antitrust russo, accusando l’azienda di aver creato un mercato monopolista con l’App Store.

Dopo una denuncia simile presentata da Spotify alla Commissione Europea, oggi arriva l’accusa formale da parte di Kaspersky Lab che, però, si è rivolta all’antitrust russo.

Kaspersky sostiene che Apple usa la sua posizione come proprietario e supervisore della piattaforma App Store per impedire ad altri sviluppatori di operare a parità di condizioni. Nello specifico, l’argomento di Kaspersky si riferisce alla funzione Screen Time di iOS 12.

L’azienda di cybersicurezza dice che, l’anno scorso, Apple bocciato l’app Kaspersky Safe Kids che utilizzava i profili di configurazione per aiutare i genitori a monitorare ciò che i loro figli stavano facendo sui loro dispositivi iOS:

Secondo Apple, l’uso dei profili di configurazione era contro la politica dell’App Store e Apple ha quindi chiesto che fossero rimossi, in modo che l’app potesse passare la verifica ed essere pubblicata nello store. Questo, però, significava rimuovere due funzioni chiave dall’app Kaspersky Safe Kids: il controllo delle app e il blocco del browser Safari.

Queste due funzionalità, sostiene Kaspersky, “sono essenziali” per l’app Safe Kids. Inoltre, l’azienda non crede che sia stata solo una coincidenza che Apple abbia bloccato l’app Safe Kids poco dopo aver introdotto Screen Time come metodo per monitorare l’utilizzo delle app: “Il cambiamento nella politica di Apple nei confronti della nostra app (così come verso ogni altro sviluppatore di software per il controllo parentale) è arrivato sulla scia dell’annuncio di Screen Time su iOS 12. Questa funzione integrata in iOS 12 consente agli utenti sia di monitorare la quantità di tempo che trascorrono utilizzando determinate app o determinati siti Web, sia di impostare restrizioni temporali. Si tratta essenzialmente dell’app di Apple per il controllo parentale“.

Inoltre, Kaspersky nota che la sua non è l’unica app per il controllo parentale che deve affrontare una revisione più severa dopo il lancio di Screen Time, visto che altri titoli simili hanno subito lo stesso trattamento.

Kaspersky afferma che questa repressione trasformerà il mercato delle app per il controllo parentale in un monopolio e, a sua volta, provocherà una stagnazione del settore.

L’azienda spera che questa sua denuncia “favorisca il mercato in generale e costringa Apple a fornire termini competitivi agli sviluppatori di terze parti”.

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