Apple Video sarà incentrato sulla qualità, non sulla quantità

A meno di una settimana dalla presentazione del servizio di video streaming di Apple, emergono nuovi dettagli su quelle che sono le ambizioni dell’azienda rispetto a questa piattaforma.

Il Financial Times ha infatti riportato alcuni dettagli del servizio di streaming di Apple, compreso il modo in Tim Cook vuole gestire la nuova piattaforma.

Il report conferma che la piattaforma sarà una versione aggiornata dall’app TV e che, almeno inizialmente, il lancio sarà limitato agli Stati Uniti. Tramite l’app TV, gli utenti possono iscriversi anche a servizi di terze parti diversi da quelli di Apple, come HBO, Viacom e CBS. In futuro potrebbero arrivare anche i contenuti della WarnerMedia. che tra l’altro sta preparando il lancio di un proprio servizio di video streaming.

La strategia di Apple è comunque molto diversa da quella di Netflix quando si tratta di contenuti originali, almeno secondo il Financial Times. Mentre Netflix si concentra nel “raggiungere un mercato di massa con un enorme volume di spettacoli originali“, Apple si sta concentrando su un’offerta più piccola, ma anche più curata e di qualità superiore.

Inoltre, sembra che i vari studios che stanno lavorando con Apple sarebbero frustrati dall’alone di segretezza in attesa del 25 marzo, visto che l’azienda non avrebbe svelato alcun dettaglio in merito al lancio e alle strategie future.

Diversi analisti, però, ritengono che per i primi anni la piattaforma Apple farà fatica a conquistare utenza e guadagnare denaro. Si prevedono infatti 20 milioni di abbonamenti entro la fine del 2020, che non saranno in grado di spostare di molto le entrate di Apple o di bilanciare le minori vendite degli iPhone.

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