Il Procuratore Generale dello Stato di New York, Letitia James, ha avviato un’indagine formale sul recente bug FaceTime di Apple che, in alcune circostanze, consentiva ai chiamanti di ascoltare e guardare attraverso la fotocamera di un smartphone prima che la chiamata venisse presa.
Dopo che il bug è diventato di pubblico dominio, e con qualche ritardo rispetto alle prime segnalazioni, Apple ha temporaneamente disattivato le chiamate di gruppo in FaceTime per tutelare gli utenti e cercare di risolvere quanto prima il problema.
Il Procuratore Letitia James vuole però vederci chiaro: “Questa violazione di FaceTime è una seria minaccia per la sicurezza e la privacy di milioni di newyorkesi che hanno riposto la loro fiducia in Apple e nei suoi prodotti nel corso degli anni. I cittadini non dovrebbero scegliere tra le loro comunicazioni private e i loro diritti alla privacy“.
Il bug ha attirato l’attenzione anche tra molti politici, con alcuni legislatori USA che hanno chiesto chiarimenti ad Apple e una nuova legge per tutelare al meglio la privacy dei dati.
L’indagine è stata avviata nella giornata di ieri.