Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sta esaminando la possibilità di controllare l’esportazione di alcune tecnologie verso altri paesi, con un elenco che comprende anche aree che interessano direttamente Apple: processori, intelligenza artificiale, computer vision ed elaborazione del linguaggio naturale.

Con questa proposta, il Dipartimento del Commercio vorrebbe monitorare le vendite e l’esportazione di determinate tecnologie al di fuori degli Stati Uniti. Solitamente, l’elenco di questi prodotti include solo articoli militari, ma presto potrebbe allargarsi anche a tecnologie di ultima generazione.
Lo scopo di questo controllo è quello di gestire in modo specifico l’esportazione di articoli sensibili, ad esempio facendo acquistare licenze particolari prima di poterli esportare in luoghi specifici, ma anche di impedire che prodotti e tecnologie potenzialmente pericolose vengano acquistate o utilizzate in modo improprio da paesi ostili.
L’elenco copre un vasto numero di settori, che vanno dai sistemi aerospaziali alle sostenza chimiche, passando per microrganismi e materiali nucleari. Ma ci sono anche componenti di elettronica, computer, telecomunicazioni e sicurezza informatica che, secondo la Commissione, “riguardano la sicurezza nazionale“.
La Commissione osserva che ci sono alcuni tipi di “tecnologie emergenti” che devono ancora essere incluse nel CCL, e che devono ancora essere valutate per i loro “impatti sulla sicurezza nazionale“. Le prossime riunioni saranno finalizzate a identificare queste tecnologie emergenti per poi stilare l’elenco ufficiale. Tali tecnologie verranno incluse in quanto”possono potenzialmente essere utilizzate come armi convenzionali, in applicazioni terroristiche e in raccolta di dati di spionaggio“. Inoltre, limitarne l’esportazione “potrebbe fornire agli Stati Uniti un vantaggio importante sia in campo militare che di intelligence“.
L’elenco potrebbe interessare da vicino anche Apple, visto che include l’Intelligenza Artificiale, le reti neurali e le tecnologie di deep learning, ma anche computer vision, elaborazione vocale e audio, elaborazione del linguaggio naturale, tecnologie cloud AI, chipset AI e tecnologie di manipolazione audio e video.
Ad esempio, l’elaborazione del linguaggio naturale e le tecnologie AI si riferiscono a Siri, insieme ad altre tecnologie di apprendimento automatico sviluppate da Apple, mentre la computer vision riguarderebbe il Face ID e i sistemi di visione utilizzati nel “Project Titan”.
Altre aree generali che potrebbero entrare in questo elenco comprendono i campi della biotecnologia, il posizionamento e la navigazione, le tecnologie di informazione e rilevamento quantico, la stampa 3D, la robotica (compresi i droni), sorveglianza avanzata e tecnologie dei microprocessori.
È probabile che l’ampia portata delle richieste abbia un impatto sulla maggior parte delle grandi aziende tecnologiche, inclusa Apple, e quasi certamente se ne parlerà molto nei prossimi mesi. Nel caso di Apple, le restrizioni sulle tecnologie AI potrebbero ipoteticamente impedire alla società di vendere gli iPhone in paesi specifici, oppure potrebbero costringere l’azienda a produrre un iPhone con funzionalità limitate per rispettare le regole delle nuove licenze.