GrayKey: non sarà più possibile sbloccare gli iPhone con iOS 12

Torniamo a parlare, dopo vari mesi, della GrayKey un prodotto realizzato e creato al fine di poter sbloccare tutti gli iPhone protetti da password e superare quindi quei limiti imposti anche a livello software dalla stessa Apple.

Per chi non si ricordasse questa scatoletta, si tratta di un progetto realizzato due esperti di sicurezza Braden Thomas, un ex dipendente di Apple, e Justin Fisher, ex dipendente invece di Endgame. Il prezzo di vendita non era sicuramente accessibile a chiunque di noi con un’oscillazione compresa fra i 15000 dollari ed i 30000 dollari per ogni scatola. Non tutti la potevano acquistare però, al netto della disponibilità economica, poiché i clienti principali di questa GrayKey erano le agenzie legali o i vari dipartimenti di polizia.

Come funzionava esattamente? GrayKey era in grado di by-passare alcune falle di iOS per poter aggirare l’ostacolo imposto dai blocchi scelti dall’utente finale. Proprio queste problematiche non sono state segnalate ad Apple da due fondatori della società, che anzi hanno preferito sviluppare un loro business su cui hanno creato la loro fortuna del momento.

Purtroppo, come avrete letto, parliamo al passato. Questo perché siamo davanti alla fine di questo prodotto che, a conti fatti e come avevamo predetto, aveva una vita molto limitata. Infatti con iOS 12 è arrivata la risposta di Apple ed è stata una risposta molto forte che ha letteralmente messo fine alla funzionalità di questo prodotto, almeno sui dispositivi con l’ultimo sistema operativo mobile installato. Le patch introdotte dalla società americana hanno quindi permesso di non avere più disponibili quelle porte aperte che la GrayKey sfruttava per poter entrare nel sistema operativo e recuperare dati ed informazioni dell’utente.

Non è finita qui però. L’azienda infatti non si arrende e continua a voler operare in questo suo settore oltre che fornire il prodotto per le precedenti versioni di iOS, come detto in precedenza. Lavorando in questo ambito i due fondatori non si sono affatto abbattuti ed anzi sono già al lavoro sulla possibilità di poter trovare nuove falle per iOS 12 e tornare a sfruttare la loro scatoletta che rimane già pronta all’uso.

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