Con un tweet pubblicato poche ore fa, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha risposto ad Apple riguardo ai dazi sulle importazioni cinesi che potrebbero far salire i prezzi dei dispositivi venduti nel paese.

In una lettera inviata , Apple si era detta preoccupata “… perché gli Stati Uniti saranno colpiti più duramente del previsto e che ci sarà una minore crescita e competitività nel paese, oltre a prezzi più alti per i consumatori“. In particolare, i dazi previsti dal governo Trump per le importazioni dalla Cina rischierebbero di far aumentare i prezzi di vari dispositivi Apple, come Mac mini, Apple Watch, ma anche AirPods, HomePod, Apple Pencil e vari accessori come caricabatterie, adattatori, custodie e cavi.
In riposta a queste preoccupazioni, Trump ha detto che, se non vuole pagare i dazi, Apple potrebbe iniziare a produrre i suoi dispositivi negli Stati Uniti anziché in Cina:
I prezzi dei prodotti Apple potrebbero aumentare a causa delle tariffe che potremmo imporre alla Cina, ma esiste una soluzione facile grazie alla quale non ci sarebbero dazi, ma anzi incentivi fiscali. Realizzate i vostri prodotti negli Stati Uniti anziché in Cina
Si tratta di una provocazione, ma uno degli obiettivi di Trump è proprio quello di far trasferire la produzione delle multinazionali americane dalla Cina agli USA. Un compito arduo, che il governo cerca di portare a termine anche imponendo dazi sulle importazioni.
Stando alle prime stime, questi dazi potrebbero costare ad Apple il 5% in revenue e l’1% in termini di profitto a livello globale.