Ruba segreti industriali sul Project Titan, arrestato ex dipendente Apple

L’FBI ha formalmente accusato l’ex dipendente Apple Xiaolang Zhang di aver rubato segreti commerciali all’azienda, relativi soprattutto al Project Titan e alla realizzazione di software e hardware per veicoli autonomi.

Zhang è stato assunto da Apple nel 2015 proprio per lavorare nel team di questo progetto e portare avanti i lavori per creare la piattaforma dedicata ai veicoli autonomi. Il compito di Zhang era quello di progettare e testare schede circuitali in grado di analizzare i dati dei vari sensori.

Come riportato da Bloomberg, Zhang è stato accusato di aver rubato una serie di segreti commerciali appartenenti ad Apple. Come ingegnere del team di sviluppo del Project Titan, l’uomo aveva accesso a database aziendali riservati e, nel mese di aprile, aveva annunciato ad Apple di voler ritornare in Cina per lavorare presso la XMotors. Nelle ultime settimane di permanenza a Cupertino, in molti hanno notato una maggiore attività di Zhang negli uffici e negli accessi ai database riservati.

La XMotors è una startup cinese che lavora su diverse tecnologie per veicoli autonomi e proprio a tale società sarebbero stati condivisi alcuni segreti aziendali appartenenti ad Apple.

Il sospetto è nato quando il suo supervisore in Apple ha notato dei comportamenti strani, soprattutto negli ultimi giorni. Proprio da tali sospetti è nata un’indagine interna da parte del team di sicurezza, relativamente ai documenti a cui Zhang aveva avuto accesso e ai dispositivi consegnati quando ha lasciato l’azienda.

I filmati di sicurezza hanno mostrato Zhang visitare il campus Apple il giorno 28 aprile. In quel giorno, l’uomo è entrato nei laboratori hardware e software dove sono presenti i prototipi Apple  del Project Titan e ha scaricato alcuni dati su un proprio dispositivo.

Zhang ha ammesso all’FBI di aver scaricato dei file riservati sul portatile di sua moglie, senza il consenso di Apple. Per questi motivi, l’uomo è stato arrestato lo scorso 7 luglio.

Dalle indagini è emerso che oltre il 60% dei dati scaricati da Zhang erano bollati come “riservati” e non potevano uscire per nessun motivo dal campus di Cupertino: c’erano schermi tecnici, foto di prototipi, manuali tecnici e diverse relazioni di ingegneri Apple.

Avendo violato anche l’accordo di riservatezza firmato con Apple nel momento della sua assunzione, Zhang rischia ora di passare in prigione i prossimi 10 anni della sua vita. Prevista anche una multa di 250.000 dollari.

In una dichiarazione rilasciata pochi minuti fa, Apple ha spiegato che sta collaborando con le autorità per assicurarsi che venga fatta giustizia: “In Apple prendiamo sul serio la riservatezza e la protezione delle nostre proprietà intellettuali. Vogliamo garantire che questo individuo e qualsiasi altra persona coinvolta siano ritenuti responsabili delle proprie azioni“.

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