Intel interessata ad acquisire Broadcom

Secondo diversi rumor, sembra che Intel stia valutando l’ipotesi di acquisire Broadcom, azienda specializzata nella produzione di semiconduttori e circuiti integrati. La notizia interessa da vicino anche Apple, sia perchè Intel produce alcuni componenti utilizzati su iPhone, sia perchè a sua volta Broadcom ha provato ad acquisire Qualcomm, importante fornitore Apple e ora protagonista di una dura battaglia legale con l’azienda di Cupertino.

La notizia della possibile acquisizione di Broadcom da parte di Intel arriva proprio mentre Broadcom si è vista rifiutare da Qualcomm un’offerta da 121 miliardi di dollari. Con Qualcomm acquisita da Broadcom, Intel si troverebbe a dover affrontare un concorrente molto più grande e pericoloso, per questo è nata l’idea di acquisire direttamente la stessa Broadcom.

Al momento non ci sono altri dettagli in merito, se non che Apple guarda con molta attenzione lo sviluppo di queste negoziazioni. Come saprete, infatti, Qualcomm e Apple sono da mesi protagoniste di una dura battaglia legale. Tutto è iniziato con una denuncia da parte di Apple, nella quale si affermava che Qualcomm aveva richiesto pagamenti per royalties di brevetti di cui non deteneva alcun diritto, arrivando a chiedere fino ad 1 miliardo di dollari per assicurare le forniture dei processori baseband degli iPhone. In totale, Qualcomm avrebbe “estorto” ad Apple 1 miliardo di dollari, che ora l’azienda richiede nella querela presentata nei mesi scorsi. Apple accusa Qualcomm anche di aver illecitamente aumentato i prezzi rispetto alla concorrenza, giocando proprio sulle non veritiere – dice Apple – royalties. In pratica, per gli avvocati di Apple, Qualcomm ha usato il suo “potere di monopolio” per non rispettare gli impegni FRAND (quelli che obbligano a concedere alcuni brevetti considerati standard del settore in modo equo, ragionevole e non discriminatorio) , facendo quindi pagare royalties molto più alte. La contro querela  presentata da Qualcomm nega queste accuse e parla di semplice volontà dell’azienda di Cupertino di avere minori costi di licenza.

Intanto, proprio per velocizzare e facilitare l’acquisizione di Qualcomm, Broadcom ha fatto richiesta ufficiale di cambio sede per diventare a tutti gli effetti un’azienda degli Stati Uniti. Il cambio sede dovrebbe essere ufficiale dal prossimo 3 aprile. La scelta è stata presa anche per aggirare un’indagine del CFIUS (il Comitato per gli investimenti esteri negli USA), relativamente ad implicazioni sulla sicurezza nazionale delle attività commerciali che hanno sede nel paese e che vengono acquisite da società estere (Qualcomm ha sede negli USA).

 

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