In seguito alla notizia che l’azienda israeliana Cellebrite può ora estrarre i dati dagli iPhone con iOS 11, il suo responsabile marketing Jeremy Nazarian ha rilasciato un’intervista a Forbes. Si tratta di una delle pochissime interviste rilasciate da dirigenti di questa azienda.
Con le ultime novità relative agli iPhone con iOS 11, Cellebrite può potenzialmente accedere ai dati sensibili di tutti gli smartphone Apple sul mercato. L’azienda israeliana sta quindi promuovendo le sue nuove tecniche di cracking per iOS 11 a tutte le forze dell’ordine a livello globale. Chiaramente, questi metodi non vengono condivisi per evitare che Apple corra ai ripari, visto che la Celelbrite chiede ai suoi clienti, per lo più forze dell’ordine, di inviare in sede i dispositivi da sbloccare.
Jeremy Nazarian, chief marketing officer di Cellebrite, ha parlato del modello di business dell’azienda, che si basa sull’infrazione di dispositivi progettati per essere eccezionalmente sicuri.
Rispondendo alla critica secondo cui Cellebrite dovrebbe essere più propensa a condividere i suoi workaround con Apple, Nazarian ha spiegato che gli strumenti dell’azienda rappresentano una risorsa inestimabile per le forze dell’ordine che mirano a catturare alcuni dei peggiori criminali del mondo:
C’è un imperativo di sicurezza pubblica. Le nostre capacità e i nostri tool sono determinanti per le indagini sugli omicidi, i crimini contro i bambini, i trafficanti di droga, e sulle principali minacce alla sicurezza pubblica in qualsiasi comunità.
Sulle preoccupazioni che le soluzioni create da Cellebrite potrebbero cadere nelle mani sbagliate, Nazarian ha spiegato:
E’ sempre richiesto un accesso fisico al dispositivo. Non siamo in grado di catturare i dati da un dispositivo in remoto che non sia in nostro possesso. E lo smartphone deve essere ottenuto come prova di un’indagine o di un caso, per questo non ci sono rischi di usi impropri dei nostri strumenti.
Chiaramente, il dirigente non ha rilasciato ulteriori dettagli su tali strumenti usati per estrarre dati dagli smartphone.