Francia, inizia la causa tra Apple e gli attivisti dell’Attac

Dopo che lo scorso dicembre alcuni attivisti francesi avevano protestato vivacemente all’interno di vari Apple Store per chiedere all’azienda di pagare le tasse dovute nel paese, Apple aveva poi presentato un esposto in tribunale per vietare all’Attac di avvicinarsi e di entrare all’interno dei propri store. La causa inizia oggi.

Apple aveva citato in giudizio il gruppo Attac (Associazione per la tassazione delle transazioni finanziarie e l’aiuto ai cittadini) dopo le proteste avvenute nei primi giorni di dicembre nel più importante Apple Store di Parigi.

La manifestazione durò diverse ore, fino a quando Apple non accettò un incontro con alcuni suoi rappresentanti. Il portavoce di Attac Aurelie Trouve fece sapere che “un centinaio di attivisti Attac hanno occupato gli Apple Store per chiedere alla compagnia di pagare le giuste quote di tasse nei paesi in cui opera realmente”. Gli attivisti issarono anche uno striscione al secondo piano dell’Apple Store Opera di Parigi, con la scritta “Ci fermeremo quando Apple pagherà“.

Il mese scorso, Apple ha chiesto 3.000€ di danni all’Attac: “Non siamo contro il diritto di protestare, ma invadere un nostro store è qualcosa di potenzialmente rischioso per i nostri clienti e il nostro personale”. 

Si tratta quindi di una cifra simbolica, con la quale Apple vuole far capire che accetterà tutte le proteste, purchè eseguite in modo pacifico e senza mettere a rischio la sicurezza dei propri clienti. Nella denuncia viene anche chiesto che le prossime eventuali proteste dell’Attac all’interno degli Apple Store vengano punite con una pena di 150.000 euro.

Il verdetto del tribunale dovrebbe essere annunciato il 23 febbraio.

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