iPhone X ritirato dal mercato. Facciamo chiarezza sull’ennesima bufala che infesta il web

iPhone X verrà realmente ritirato dal mercato? E’ stato un flop di vendite? Davvero Ming-Chi Kuo, uno dei più grandi analisti accreditati del mondo Apple, ha dato la colpa del presunto flop di iPhone X alla famigerata notch? Proviamo a fare chiarezza su una notizia che molti mass media internazionali ed italiani stanno riportando insistentemente e che merita più di qualche approfondimento.

Premessa: se avete letto iPhoneItalia probabilmente sarete immuni dall’ennesima grande bufala del Web: “iPhone X verrà ritirato dal mercato perché, per colpa della notch, in Cina è stato un flop“. Questo, il sunto, di ciò che si sta leggendo in giro in queste ore.

Una clamorosa bufala che proveremo a chiarire dettagliatamente qui di seguito:

iPhone X verrà ritirato dal mercato? No.

Come vi abbiamo raccontato qui, il 23 Gennaio, il noto analista Ming-Chi Kuo in una nota agli investitori (per precisione, ciò che segue fa parte della seconda nota che Kuo ha diramato) ha affermato che, in sostanza, iPhone X non verrà “scalato di prezzo” e riproposto anche l’anno prossimo, come siamo abituati usualmente a vedere, bensì la sua produzione cesserà in favore di un presunto iPhone X “di seconda generazione (un po’ seguendo ciò che avviene con gli aggiornamenti dei Mac ed Apple Watch), a cui verrà affiancato un fratello maggiore nella variante Plus da 6.5″. Completerà il trittico un presunto iPhone LCD da 6.1″ che dovrebbe essere anch’esso equipaggiato con Face ID e conseguente notch. Proprio per evitare che l’iPhone X di quest’anno, scalato di prezzo, possa cannibalizzare le vendite di questo “mid-range” (così lo definisce Kuo), lo stesso ha previsto che iPhone X di prima generazione non verrà più prodotto.

iPhone X è stato un flop di vendite?

Se quanto precisato prima poteva non essere immediatamente capito da molti del settore, da qui in poi, invece, non sappiamo se ci sia stato un tentativo di vera e propria fake news o se, come sovente accade, molte testate generaliste e non (ahimè) si siano limitate ad un barbaro copia – incolla senza consultare la fonte originale, finendo per creare un gran pasticcio.

Una doverosa premessa: come stanno andando le vendite lo sa solo Apple e lo sapremo solo il 1 Febbraio quando la stessa Apple lo comunicherà agli azionisti. E non è detto nemmeno che lo sapremo con certezza, visto che sovente Apple comunica il dato complessivo degli iPhone venduti.
Ciò detto, restiamo alle parole dell’analista Ming-Chi Kuo. L’analista fa riferimento esclusivamente al mercato cinese, dichiarando che le basse performance in questo mercato hanno indotto gli analisti a rivedere le stime globali in ribasso. Ve ne avevamo parlato nel nostro articolo il 19 Febbraio (vi riporto i nostri articoli, anche perché sono in italiano, in essi trovate le fonti originali).

Il calo di vendite in Cina è colpa della famigerata “notch”?

Anche qui, nella prima nota di Kuo, come avevamo riportato, l’analista fa riferimento a quelle che potrebbero essere le cause di questo ribasso da lui stimato nelle vendite in Cina. In molti articoli si fa riferimento alla “notch” alla famosa tacca che sagoma il display di iPhone X. Anche qui siamo tra la fake news, il clickbaiting e l’informazione data in maniera grossolana e non veritiera. Dice Kuo che sono due le ragioni principali della domanda più debole del previsto di iPhone X in Cina, come peraltro vi avevamo già raccontato, sempre nell’articolo del 19 Febbraio.

La prima è l’allungamento del ciclo di ricambio dei dispositivi: se, infatti, nel Q4 2016, gli utenti smartphone hanno aggiornato dopo 14-16 mesi, nel Q4 2017 siamo passati ad una soglia trai 24 e 26 mesi.

La seconda è la propensione dei consumatori cinesi all’uso di display più grandi. Secondo Kuo, il design con il notch dell’ iPhone X non è ancora compatibile con molte popolari applicazioni cinesi, portando molti clienti a vederlo come un’offerta di spazio su schermo disponibile minore dei modelli Plus. Questa confusione, accoppiata con l’alto prezzo di iPhone X, si pensa che abbia sottoquotato la domanda. Quindi secondo Kuo il problema non è la famigerata notch ma solo una questione, ben nota peraltro, di schermo sufficientemente grande. Ad integrazione di quanto detto, ricordiamo, che al netto della compatibilità delle applicazioni, è evidente a tutti che l’area di schermo utilizzabile su iPh0ne X sia solo di poco maggiore rispetto a quella di un iPhone “non Plus”.

Nessun riferimento al design del dispositivo, perciò, né sul fatto che la notch sia andata incontro all’ostilità del mercato cinese, nella parole dell’analista.

Per completezza di informazione vi facciamo notare che, riguardo le vendite, come detto, parliamo pur sempre di stime. Per Morgan Stanley, ad esempio, le vendite in Cina stanno andando molto bene.

La notch verrà rimossa o resa più sottile l’anno prossimo, l’avete detto pure voi!

Ultima bufala da smontare, è questa. Nel marasma di notizie lette e mai confermate si è poi dedotto che il prossimo anno avremmo avuto un design diverso, una tacca “più sottile”, ecc…
Questa bufala multipla anche qua, probabilmente, parte dalle solite notizie confezionate senza cognizione di causa, che finiscono col partorire un vero e proprio fritto misto dell’informazione hi-tech.

Alla luce di quanto detto sopra il prossimo anno iPhone X manterrà lo stesso design e la stessa “tacca”. E’ vero, abbiamo pubblicato una notizia a riguardo in passato ma essa faceva riferimento al 2019, non proveniva da Ming-chi Kuo ed era soltanto un rumors. E’ vero, proprio oggi abbiamo pubblicato un render in tal proposito. Ma lo sapete, un render è un un render, un esercizio di stile di qualche designer, nulla più, men che meno la conferma di una non-notizia.

Probabilmente vi starete chiedendo perché fare un articolo di riepilogo di notizie che avevamo già dato.

La risposta è duplice: la prima è che siamo un po’ stanchi della stampa generalista (purtroppo ci sono cascati anche in molti “del settore”) che confeziona notizie riguardanti l’hi-tech senza leggerle, senza documentarsi sulle fonti e senza approfondirle. Sappiamo quanto queste possano trasformarsi in vere ed autentiche bufale in rete, una cattiva informazione che cerchiamo di combattere.

La seconda è che ci teniamo che i nostri utenti siano informati e speriamo che essi stessi possano diffondere notizie, curiosità e sapere nel modo migliore e più informato possibile e ancor di più ci spiaceva che qualcuno di voi potesse pensare ad un nostro tentativo di pubblicare, parzialmente, la verità o news.

Abbiamo combattuto molta disinformazione riguardo le ultime vicende avvenute nel mondo hi-tech, soprattutto ultimamente, con critica e puntiglio e continueremo a farlo.

Alla prossima bufala…

 

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