Angela Ahrendts racconta i suoi primi giorni in Apple

Angela Ahrendts, attuale capo retail di Apple, ha raccontato il suo primo incontro con Jony Ive non appena arrivata in azienda.

Dopo le presentazioni di rito, Angela Ahrendts racconta che Jony Ive volle precisare alcune cose sui tavolini utilizzati negli Apple Store: “In una delle nostre prime conversazioni, Ive mi disse di non fare grandi cambiamenti con i tavolini degli Apple Store, perchè erano gli stessi utilizzati nel suo studio di design in Apple e amava che questo arredo fosse condiviso con i negozi sparsi in tutto il mondo”. 

Quando Ive gli parlò degli Apple Store, la Ahrendts capì subito che non si trattata di semplici negozi, dato che anche per quelle “costruzioni” vigeva la filosofia Apple di curare ogni singolo dettaglio, hardware e software: “Questo è il nostro hardware: porte, finestre, elementi di arredo. E il software? Abbiamo creato anche quello con il programma Today ad Apple, con il quale vengono proposte varie iniziative per i nostri clienti. 

La Ahrendts è stata anche l’artefice di una scelta strategica: eliminare la parola “store”. I nuovi negozi Apple non sono chiamati ad esempio “Apple Store Unione Square”, ma solo “Apple Union Square”. Per lei si tratta di vere e proprie piazze, dove i clienti possono incontrarsi, parlare, prendere il caffè e provare prodotti.

Un ex Genius racconta che la Ahrendts ha sempre chiesto di creare un contatto umano con i clienti, anche se questo non sempre era fattibile: “Non tutti i clienti preferivano questo tipo di approccio, e spesso andavano talmente di fretta che non c’era il tempo di creare alcun tipo di connessione…”. Per le tempistiche, erano stati imposti 10 minuti per risolvere i problemi sugli iPhone e 15 minuti per risolvere quelli sui Mac.

La Ahrendts vuole creare sempre più “esperienze” negli Apple Store e meno “shopping”, come dimostrano gli ultimi negozi aperti in tutto il mondo dall’azienda.

 

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