Un tribunale della Corea del Sud ha condannato il vice presidente di Samsung Lee Jae-yong a cinque anni di reclusione per corruzione. L’indagine era iniziata nel 2016.
Lee, che ha sempre negato tutte le accuse, è stato condannato per il suo ruolo in uno scandalo di corruzione che ha coinvolto l’ex presidente della Corea del Sud, Geun-hye. I procuratori avevano chiesto 12 anni di reclusione.
Jay Y. Lee può essere considerato a tutti gli effetti il capo operativo di Samsung, visto che è lui a prendere gran parte delle decisioni in azienda. Lee è coinvolto in un sistema di pagamenti illeciti verso Choi Soon-sil, vero braccio destro della presidente sudcoreana Park Geun-hye. Secondo i media locali, sarebbe proprio Choi Soon-sil a prendere le decisioni operative sui soldi gestiti dalla presidentessa della Corea, spesso tramite comportamenti non proprio leciti. Gli avvocati di Lee hanno sostenuto che questi pagamenti, pari a circa 36 milioni di dollari, erano stati firmati per un’organizzazione no-profit senza conoscere il reale amministratore. Lee aveva già ammesso in precedenza che Samsung diede un bel po’ di soldi (e un cavallo) per contribuire alla carriera equestre della figlia di Choi Soon-sil…
Lee era stato già arrestato a febbraio in attesa della sentenza, e ora dovrà rimanerci per altri 5 anni.