A partire dall’1 luglio, tutti i giochi venduti in Cina anche tramite App Store dovranno prima essere approvati dallo “State Administration of Press, Publication, Radio, Film and Television” cinese. Si tratta di una brutta notizia non solo per i grandi publisher, ma anche per tanti sviluppatori indipendenti che hanno sempre puntato molto sullo store con più download in assoluto dopo quello USA.
L’ente di controllo fa una differenziazione tra i publisher locali e quelli stranieri: i primi possono godere di un processo di revisione semplificata, a condizione che i giochi non contengano elementi storici e/o politici rilevanti, mentre i secondi dovranno passare da una revisione molto più lunga.
Il processo semplificato richiede meno di un mese, mentre le app con contenuti storici e/o politici e tutte le app di publisher stranieri dovranno essere controllate in modo più approfondito, con tempi che richiedono “almeno 38 giorni”, senza alcun limite o scadenza.
In Cina, diversi publisher locali stanno già offrendo la disponibilità a pubblicare giochi di terzi, dietro pagamento di somme di denaro o divisione dei ricavi.