La Consumer Watchdog accusa Apple di comportamenti scorretti nel promuovere Apple Music

Il gruppo di avvocati della Consumer Watchdog ha inviato una lettera alla FTC in cui si accusa Appel di comportamento anti-concorrenziale in merito al servizio streaming Apple Music. Secondo l’associazione consumatori, Apple ha sfruttato l’accesso alle carte di credito dei propri clienti e le loro preferenze musicali per contrastare la concorrenza. Anche il senatore degli Stati Uniti Al Franken ha condiviso preoccupazioni simili in una lettera separata inviata allo stesso ente governativo.

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Nella lettera del Consumer Watchdog c’è scritto che l’associazione ha ricevuto informazioni riservate riguardanti l’attività di business portata avanti da Apple per promuovere il proprio servizio di musica streaming, approfittando della posizione “dominante dell’azienda nel settore della musica, in contrasto con la legge antitrust“.

In particolare, Apple possiede i dati delle carte di credito di circa 800 milioni di clienti in tutto il mondo, quindi si trova in una posizione unica per poter sfruttare questi dati rinnovando automaticamente l’abbonamento dopo la prova dei tre mesi. L’associazione non fa però menzione del fatto che l’abbonamento di prova viene attivato solo se l’utente sceglie di farlo.

In secondo luogo, secondo l’associazione Apple vuole prendere il predominio della musica streaming sfruttando le informazioni “privilegiate” che ha in materia di preferenze musicali dei propri clienti. Questa denuncia sembra un po’ fuori luogo, visto che proprio questa funzione rende i servizi di musica streaming, tutti, così interessanti. Lo stesso viene fatto anche da concorrenti come Spotify.

Secondo l’associazione, gli utenti dovrebbero ritrovarsi con un servizio che parta da zero e che costruisca le preferenze musicali dopo mesi di ascolto. Inoltre, viene anche chiesto il blocco all’accesso di tutti i dati dei clienti memorizzati tramite iTunes Music Store.

Ancora, Apple viene accusata di aver tenuto comportamenti troppo pressanti verso la case discografiche che non hanno accettato l’ingresso in Apple Music, promettendo pubblicità gratuita ad artisti e band tramite le vetrine di iTunes e dello stesso Apple Music.

Per questi motivi, Consumer Watchdog chiede l’avvio di un’indagine da parte della FTC.

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