Gemalto si difende: “Le nostre SIM sono sicure, nessuno le spia”

Gemalto, il produttore delle schede SIM le cui chiavi di crittografia sarebbero state rubate dai governi di USA e Gran Bretagna, si difende affermando che i suoi prodotto sono sicuri, nonostante le dichiarazioni di Edward Snowden trapelate nei giorni scorsi.

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L’azienda con sede ad Amsterdam ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, affermando che le prime indagini garantiscono la sicurezza di tutte le schede SIM prodotte:

Le prime conclusioni già indicano che i prodotti Gemalto sono sicuri e che la società non avrà alcuna ripercussione finanziaria.

Ne sapremo di più mercoledì, quando i dirigenti della Gemalto terranno una conferenza stampa a Parigi relativa proprio alle indagini sulla sicurezza delle SIM prodotte.

Ricordiamo che Gemalto produce oltre 2 miliardi di schede SIM all’anno e collabora con più si 600 operatori in tutto il mondo. Secondo Snowden, gli enti governativi di USA e Gran Bretagna avrebbero violato il circuito di Gemalto, riuscendo a rubare la chiavi di crittografia utilizzate per proteggere le singole SIM. Questo significa che oltre 2 miliardi di SIM sono compromesse e possono essere “spiate” dai due enti governativi. Con queste chiavi di crittografia, la NSA e la GCHQ sono in grado di monitorare le comunicazioni mobile, sia via voce che via testo, senza dover ricevere alcuna approvazione da parte dei singoli operatori, dei tribunali o dei governi stranieri. In pratica, i due enti governativi possono intercettare le comunicazioni di 2 miliardi di telefoni cellulari, senza bisogno di alcun mandato e senza lasciare alcuna traccia nei servizi wireless del provider utilizzati dall’utente. Queste 2 miliardi di SIM sono state compromesse e non possono più essere “protette”, ma a quanto pare NSA e GCHQ non hanno la possibilità di hackerare nuove schede, visto che le crittografie della Gemalto sono cambiate negli ultimi mesi.

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