Il New Yorker svela tanti aneddoti su Jony Ive e i prodotti Apple post-Steve Jobs

Il New Yorker ha pubblicato un report dettagliato su Jony Ive, Senior Vice President of Design Apple. L’articolo di Ian Parker è molto dettagliato e rileva alcuni aneddoti e curiosità sui prodotti più recenti realizzati dall’azienda.

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La storia parte dagli inizi, quando Jony Ive arrivò alla Apple verso la fine degli anni ’90 e iniziò a scoprire la “visione” del design propria di Steve Jobs.

Si parla poi dello studio segreto dove Jony Ive progetta i nuovi prodotti Apple. La camera è dominata da tavoli di lavoro,  mentre appoggiate alle pareti ci sono diverse fresatrici per lavorare il metallo e modellare i vari concept. Ogni tavolo ospita progetti e lavori di un particolare elemento, ma ovviamente il tutto era coperto da teli di seta per evitare che il giornalista potesse scoprire qualcosa di “segreto”. Inoltre, per ogni elemento ci sono diversi assistenti di Jony Ive che lavorano e portano a termine i vari progetti. Tale team che lavora a stretto contatto con Ive è composto da 16 persone.

Il responsabile design di Apple ha dichiarato che non butta mai via i vecchi progetti, nemmeno quelli brutti, perchè “anche da quelle idee cestinate possiamo tirare fuori qualcosa di interessante…”.

Una curiosità sull’Apple Watch: Akana aveva proposto di inserire un rivestimento antiscivolo di colore marrone all’interno della confezione del modello in oro dello smartwatch. Ive si è opposto dicendo che quel panno somigliava alla moquette di un triste appartamento per studenti.

Il senso critico di Jony Ive è stato ereditato direttamente da Steve Jobs, fin dal primo incontro quando il CEO di Apple criticò il giovane designer perchè era troppo vanitoso e si preoccupata di ciò che la gente pensava di lui. Spesso, Jobs si recava nello studio segreto di Jony Ive e commentava con frasi del tipo “Ca**o, non sei stato molto efficace, vero?“. E questo era un complimento parziale, visto che comunque Jobs sapeva sempre come valorizzare il lavoro di Ive e del suo team. Anzi, grazie a queste continue visite Jony Ive diventò più sicuro di se, tanto che Jobs lo volle come primo collaboratore per realizzare l’iMac.

La collaborazione diretta tra i due si è poi trasformata in una sincera amicizia, tanto che più volte Ive ha definito Steve Jobs “il mio amico più caro“.

Parlando di auto, Ive ha screditato l’attuale industria automobilistica, ammettendo però che in giro ci sono delle vetture davvero scioccanti.

Per quanto riguarda l’iPhone, le discussioni per un display più grande iniziarono alla fine del 2011. Prima di allora, era stato proprio Ive a spingere per questa scelta dato che considerava l’iPhone 4 un telefono “un po’ goffo”. Da quel 2011, l’azienda ha iniziato a realizzare prototipi con schermi che andavano dai 4 ai 6 pollici. Poi, un giorno lui e i suoi colleghi decisero di valutare tutte queste dimensioni portando in giro i vari prototipi per diverse settimane. Alla fine, Ive riteneva che la dimensione perfetta fosse quella di 5,7 pollici, ma poi cambiò idea perchè effettivamente il dispositivo risultava troppo grande. Furono fatti dei test per il 5,6 pollici, ma anche in quel caso l’iPhone sembrava ancora troppo grande. Infine, Ive propose le due dimensioni: 4,7 e 5,5 pollici. Nacquero iPhone 6 e iPhone 6 Plus.

Anche l’idea dello smartwatch è venuta fuori per la prima volta alla fine del 2011, ma Ive ammette che Steve Jobs, poco prima di morire, era stato già informato di questo possibile progetto…

Altre curiosità trapelate dall’articolo e dall’intervista a Jony Ive:

  • Per Natale, i colleghi gli hanno regalato un Playmobil di grandi dimensioni, che raffigura proprio il suo aspetto…
  • Ive non ama molto la Toyota Echo, che considera un’auto “insipida”
  • Nell’ufficio di Jony Ive campeggia un manifesto che mostra la Regina del Regno Unito con il volto di una scimmia
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  • Iva ha consigliato al suo amico J.J. Abrams alcune idee per il nuovo film Star Wars. La spada laser “crociata” è opera di Ive?
  • Tra gli amici VIP di Jony Ive, oltre al già citato J.J Abrams, ci sono anche Chris Martin, Stephen Fry, Yo-Yo Ma e Bono.
  • Ive non ha amato la biografia di Steve Jobs scritta da Isaacson: “E’ piena di imprecisioni, non sono riuscito a leggere tutto il libro”. 
  • Ive ha acquistato il jet che fu di Steve Jobs
  • Tre persone sono addette a tempo pieno al reclutamento di nuovi designer per il team di Ive. Almeno una persona all’anno viene assunta. Il team di Ive lavora 12 ore al giorno e, negli ultimi 15 anni, solo due persone hanno lasciato il lavoro (una per malattia)

Quello che emerge da questo report, è che Jony Ive è sempre più dentro a tutte le vicende Apple, ed è lui l’erede di Steve Jobs per quanto riguarda la cura dei dettagli e il perfezionismo.

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