Proteste dei lavoratori al campus Apple

Un gruppo di oltre 100 manifestanti, tra i quali anche il leder dei diritti civili Jesse Jackson, hanno protestato davanti al campus Apple di Cupertino per tutelare i diritti dei lavoratori a contratto.

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I manifestanti erano guidati da due sindacati, uno dei quali legato direttamente alle guardie di sicurezza. Proprio per le guardie di sicurezza, infatti, da tempo si combatte una battaglia per migliorare i loro diritti sul lavoro, soprattutto nelle aziende tecnologiche come Apple. Questi dipendenti, infatti, vengono considerati di basso livello, senza opportunità di vedersi aumentare il salario nel corso degli anni. Il salario ammonta poi a 19,77$ l’ora, al netto degli straordinari, e per il sindacato si tratta di una paga troppo bassa per il lavoro svolto e il costo della vita nella zona di Cupertino.

Proprio il reverendo Jesse Jackson aveva incontrato Tim Cook alcuni giorni fa e aveva anticipato questa protesta, del tutto pacifica. Alcuni rappresentanti dei lavoratori sono poi entrati negli uffici Apple per consegnare una petizione firmata da 20.000 persone che chiedono maggiori diritti peri lavoratori. Tra le grida di protesta anche un “Yes, we can!” e un “Apple schiva le tasse, noi ne paghiamo il prezzo”.

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