Il nome “iPhone” non potrà essere utilizzato nelle pubblicità degli operatori messicani

Nel mese di gennaio, Apple ha vinto una causa contro un carrier Messicano che aveva registrato il marchio “iFone” nel 2003 e che chiedeva  all’azienda di Cupertino il pagamento dei diritti per l’utilizzo del nome “iPhone”, molto simile foneticamente. Apple vinse quella causa, ma ora i giudici messicani hanno imposto un limite per i carrier che vendono l’iPhone.

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La logica della sentenza che consentì ad Apple di utilizzare il nome “iPhone”, malgrado il marchio “iFone” fosse già registrato da anni, è semplice: iFone rappresenta un servizio di telecomunicazioni che non si collega direttamente al bacino di interesse dell’iPhone, che invece è uno smartphone.

La vittoria, però, è stata mitigata nella giornata di ieri: la IMPI (l’ufficio brevetti messicano) ha stabilito che gli operatori che vendono l’iPhone non possono usare il nome del telefono nelle loro pubblicità, siano esse video, fotografiche o testuali. Questa scelta rientra nella logica che vi abbiamo spiegato prima: dato che gli operatori offrono servizi di telecomunicazioni, e quindi rientrano nel mercato dell’iFone, non possono utilizzare il nome “iPhone” perché troppo simile ad un marchio registrato in precedenza.

Gli operatori che non rispetteranno questa regola dovranno pagare una multa molto salata.

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